I parlamentari calabresi 5s a Mattarella: «Basta scontri tra governo e regioni»

Paolo Parentela, Francesco Sapia, Bianca Laura Granato e Giuseppe d’Ippolito si rivolgono al presidente della Repubblica: «Servono strumenti comuni nella lotta al coronavirus»

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di Redazione
30 aprile 2020
10:12
I parlamentari 5 stelle: Granato, Parentela, D’Ippolito e Sapia
I parlamentari 5 stelle: Granato, Parentela, D’Ippolito e Sapia

Sullo scontro in atto tra Regioni del centrodestra e governo Conte in merito alla Fase 2, i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle Paolo Parentela, Francesco Sapia, Bianca Laura Granato e Giuseppe d’Ippolito hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica, chiedendo il suo «intervento autorevole per riportare la massima unità tra le diverse articolazioni della Repubblica, ora più che mai indispensabile».

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Nella missiva gli stessi parlamentari hanno ricordato che sull’ipotesi di riaperture immediate l’Istituto Superiore di Sanità aveva già relazionato a proposito dei rischi di contagio. Nella loro lettera al presidente Sergio Mattarella, i 5 Stelle hanno aggiunto che la programmazione per la Fase 2 «è il frutto di un lavoro complesso, volto a garantire, assieme, la tutela della salute e la ripartenza dell’economia». «Con misure straordinarie – hanno scritto i parlamentari – il governo è intervenuto più volte per fronteggiare la crisi e assicurare il mantenimento dei livelli di occupazione. Peraltro nelle sedi dell’Unione europea si stanno definendo gli strumenti comuni più adeguati alla ripresa economica degli Stati, considerati gli effetti, pesantissimi, della pandemia. Lo stesso presidente del Consiglio aveva chiesto e auspicato pubblicamente una più stretta collaborazione con le Regioni e tutti i livelli istituzionali coinvolti in questa emergenza».

 

«Tuttavia – questa la doglianza dei 5 Stelle – a ciò non ha fatto seguito, e di certo non per responsabilità del presidente del Consiglio, l’effettiva condivisione e unità dei poteri pubblici coinvolti, visto che alcuni presidenti di Regione hanno agito in maniera difforme, benché il ministro per gli Affari regionali avesse chiarito che dal prossimo 18 maggio, valutati i dati epidemiologici, si potranno differenziare le misure di contenimento sulla scorta delle singole situazioni territoriali».

 

«Tutti, noi compresi, siamo in sofferenza – hanno osservato i parlamentari M5s – per i drammi, i sacrifici e l’incertezza del futuro determinati dalla diffusione del Covid-19. Riteniamo, però, che non si debba cedere a tentazioni e suggestioni di sorta; intanto perché, salvo eccezioni, la responsabilità e la partecipazione dei cittadini è stata in queste settimane esemplare. Peraltro, a causa dell’emergenza – hanno rimarcato i 5 Stelle nella loro richiesta di aiuto al Capo dello Stato – si è sviluppata largamente una solidarietà toccante, una coscienza individuale e collettiva forse inedita, senza dubbio preziosa per il ritorno alla normalità e alla vita quotidiana, nonché per alimentare insieme una cultura profonda del bene comune, in vero radicata nella storia e nello spirito degli italiani».

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