L’attacco

Manna indagato e sospeso da Anci Calabria, il sindaco di Marcellinara: «Si voti un nuovo presidente»

Il primo cittadino di Rende, che guida l'Associazione nazionale dei comuni calabresi, è rimasto coinvolto ieri in una nuova inchiesta. Vittorio Scerbo: «È il momento di cambiare rotta»

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di Redazione
12 novembre 2022
12:04
Da sinistra Scerbo e Manna
Da sinistra Scerbo e Manna

«Si vada al più presto alle elezioni del presidente di Anci Calabria a seguito della nuova sospensione del presidente che, di fatto, blocca per l’ennesima volta, l’attività dell'associazione che rappresenta gli enti locali calabresi, in un momento in cui, invece, è necessaria un’azione forte e credibile a difesa delle tante istanze ed esigenze che provengono dai Comuni».

È questa la richiesta rivolta agli organi nazionali dell’associazione dei comuni da parte del sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo, che era stato candidato contro Marcello Manna nell’assemblea congressuale del 2021 per la presidenza di Anci Calabria. Una richiesta che giunge il giorno dopo la nuova inchiesta che ha coinvolto il sindaco di Rende Marcello Manna colpito da una ordinanza di divieto di dimora.


«Senza entrare nel merito di aspetti giudiziari che hanno le loro sedi di valutazione ed analisi - ha sottolineato il Sindaco Vittorio Scerbo - è evidente un aspetto politico di opportunità nella rappresentanza dell’Associazione che difetta, in questa circostanza, della necessaria autorevolezza».

«Avevo messo in evidenza durante la stessa assemblea congressuale - ha proseguito il sindaco Vittorio Scerbo – la necessità di cambiare rotta rispetto al passato e puntare, invece, dal basso, a costruire un nuovo corso di Anci Calabria, dando voce, rappresentatività e dignità, soprattutto, ai Comuni più piccoli, che rappresentano la stragrande maggioranza dei Comuni calabresi. Le criticità e i problemi che attanagliano gli enti locali sono tanti e accomunano tutti, senza distinzione e colore politico».

«Sono fiducioso- ha concluso il sindaco Vittorio Scerbo - che si possa riprendere una riflessione attenta, partendo dal gruppo di colleghi sindaci che aveva inteso sostenere la mozione che avevo presentato in assemblea, per rilanciare i temi che oggi, alla luce delle risorse del Pnrr, non possono più vedere un’azione remissiva o spuntata di Anci Calabria, a causa di una mancanza di guida o peggio di credibilità».

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