Il blitz

Terremoto al Comune di Rende, 24 misure cautelari: indagato il sindaco Marcello Manna

VIDEO | Divieto di dimora per il primo cittadino e misura interdittiva per il vicesindaco Artese. L'ex assessore Pino Munno finito ai domiciliari insieme ad altre due persone. Tutti sono accusati, a vario titolo, di corruzione, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato, abuso in atto d’ufficio (ASCOLTA L'AUDIO)

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di F.  A.
10 novembre 2022
09:07

Marcello Manna è stato raggiunto da una ordinanza di divieto di dimora. Nuovo terremoto al Comune di Rende già colpito dall'inchiesta della Dda di Catanzaro sulla 'ndrangheta a Cosenza. Il primo cittadino rendese è rimasto coinvolto nell'inchiesta congiunta di carabinieri e guardia di finanza eseguita questa mattina. Nell'ordinanza firmata dal gip bruzio su richiesta della locale procura tre persone, tra le quali l'ex assessore Pino Munno, sono finiti agli arresti domiciliari.

Misura interdittiva invece per il vicesindaco Annamaria Artese, che guidava l'ente dopo il coinvolgimento di Manna nell'inchiesta Sistema Cosenza. Otto in totale le misure cautelari interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio, dodici misure cautelari interdittive di esercitare attività professionale ed imprenditoriale riguardanti persone che ricoprono cariche istituzionali e funzionari e/o dipendenti del comune di Rende, imprenditori, professionisti. Sono 24 le persone raggiunte da misura cautelare (I NOMI). Complessivamente 72 le persone indagate.


Sei società sequestrate

Con lo stesso provvedimento è stato disposto il sequestro di sei società, di manufatti e somme di denaro, depositate in conti correnti bancari. Agli indagati, nel provvedimento cautelare, vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture,  peculato, abuso in atto d’ufficio.

L'indagine

L’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Rende e dai finanzieri del Gruppo di Cosenza, in un arco temporale ampio, ha avuto inizio dai primi accertamenti, relativi ai lavori di sistemazione piano viabile e messa in sicurezza contrada Cutura, località Piano Monello (via Piemonte) e zone varie del comune di Rende, pulizia fiume Surdo per verifica perdite rete fognante, per poi estendersi progressivamente, alla luce delle acquisizioni probatorie intervenute, ad ulteriori vicende, ritenute meritevoli di approfondimenti investigativi.

In particolare, oltre ai lavori sopra indicati, oggetto di investigazione sono stati quelli relativi al noleggio a freddo dei mezzi d’opera di una società, oggetto del provvedimento cautelare da parte della società in house Rende Servizi s.r.l.; affidamento diretto dei lavori relativi alla riparazione della rete fognante in contrada ospedale di Rende; affidamento diretto di lavori urgenti di manutenzione straordinaria cimitero comunale, sede municipale e piazzetta Padre Pio Villaggio Europa del comune di Rende; abusiva occupazione del parco pubblico denominato Georcelli nel comune di Rende; gara d’appalto per la gestione del Centro diurno per minori, denominato Madre Teresa di Calcutta nel comune di Rende; gara d’appalto relativa all’affidamento in concessione del servizio di gestione del Centro Anziani nel comune di Rende; servizio di trasporto a supporto di persone con disabilità, affidato dal comune di Rende alla società in house Rende Servizi S.r.l.; la gara d’appalto inerente “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate – Lotto 3: Interventi di riqualificazione sociale e culturale di Viale dei Giardini-Villaggio Europa” nel Comune di Rende; lavori relativi alla gara di appalto del “Palazzetto dello Sport” del comune di Rende; lavori pubblici in via Slovenia del Comune di Rende; predisposizione dei bandi di gara inerenti alcuni appalti pubblici relativi all’adeguamento sismico di immobili ubicati nel territorio di San Vincenzo La Costa.

Oggetto delle investigazioni sono stati anche la ricostruzione dei rapporti economici fra gli indagati, la gestione di società, finalizzata al trasferimento di valori ed utilità economiche. Il procedimento penale riguarda settantadue indagati e otto società.

Giornalista
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