La visita

Meloni in Calabria, non solo l’accordo sui fondi europei: con Occhiuto sul tavolo anche Ponte e infrastrutture

Diversi i temi che potrebbero essere toccati dal premier e dal governatore nell'incontro di Gioia Tauro, tra cui il futuro del porto e le imminenti elezioni europee. Intanto arrivano dal Mit altri 3,5 miliardi per interventi su arterie come 106 e A2

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di Massimo Clausi
15 febbraio 2024
20:45
Occhiuto e Meloni (foto di repertorio)
Occhiuto e Meloni (foto di repertorio)

Alle ore 10.30, al porto di Gioia Tauro (Gateway ferroviario del Medcenter Container Terminal), il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, firmeranno l’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Sarà presente anche il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

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Come noto alla Calabria verranno assegnate risorse complessive per due miliardi e 600 milioni e dalla Regione tengono molto a far sapere che la Calabria sarà la prima regione a sottoscrivere l’accordo col Governo. Dalla cifra complessiva, però, vanno tolti circa 300 milioni che serviranno per le opere di messa a terra del Ponte sullo Stretto. Sul resto dei fondi c’è buio fitto.


Il Pd, nel penultimo Consiglio regionale, aveva provato a chiedere, attraverso il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, indicazioni su quali saranno i progetti strategici che verranno finanziati per arrivare allo sviluppo della Calabria, ma inutilmente. Vedremo se oggi si saprà qualcosa in più. Bisogna fra l’altro considerare che sulla Calabria stanno per arrivare una marea di fondi: ci sono i quattrini del Fondo Coesione, quelli del Por e infine quelli del Pnrr. Sarà interessante capire come queste diverse fonti di finanziamento verranno legate fra loro sulla base di una visione più complessiva di sviluppo in un Paese che sembra sempre più collezionare archeologia industriale.

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Ma certamente l’incontro si aprirà anche ad altri temi caldi. Il più banale è il Ponte sullo Stretto. Pur essendo l’opera una specie di bandiera politica della Lega, il Governo sta intercettando risorse cospicue per finanziarlo, risorse spesso sottratte al Sud. Roberto Occhiuto ha sempre detto che grazie alle sue entrature con i manager delle società di Stato si riprenderà quei soldi con gli interessi. La trattativa sarà su ogni centimetro di territorio per fare del Ponte una leva di miglioramento generale della mobilità regionale. I fatti per ora sembrano dare ragione al nostro presidente. Il Mit di Salvini ha appena licenziato un aggiornamento del piano stradale nazionale, 65 interventi Anas per 7,6 miliardi, divisi fra nuove opere e manutenzioni straordinarie e nella ripartizione regionale del piano ha destinato quasi metà delle risorse (3,5 miliardi) alla Calabria. Questi soldi andranno a finanziare opere come la SS 106 Jonica, la A2 Salerno-Reggio Calabria e il completamento delle strade di accesso al porto di Gioia Tauro. Opere strategiche da anni

Allora è facile intuire che Occhiuto e Meloni parleranno a lungo di infrastrutture, a partire dal luogo in cui si svolgerà la convention ovvero il porto di Gioia Tauro e il suo decollo. La novità è la Zes unica e la presenza del ministro Fitto, che l’ha fortemente voluta, è occasione per discutere come cogliere al meglio questa opportunità.

Infine ci sarà spazio anche per la politica ovvero le imminenti elezioni Europee dove Forza Italia è attesa ad una prova importante sia per il futuro del partito sia per le ambizioni politiche dello stesso Occhiuto. In questo periodo elettorale i rapporti interni alla coalizione non sono proprio idilliaci. Il meccanismo elettorale, proporzionale puro, spinge ad una competizione interna con la Lega soprattutto che sta facendo un controcanto quasi sistematico alle iniziative della premier.

Giornalista
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