Presa di posizione

Occhiuto: «Reddito di cittadinanza? È stato un errore. Conte strumentalizza la disperazione della gente»

Il governatore in un’intervista al quotidiano Libero: «Il rapporto tra il mio partito e il governo non è cominciato con il piede giusto. Ma il presidente Meloni sta stupendo tutti per capacità e autorevolezza: governerà per cinque anni e non fallirà»

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di Redazione
19 dicembre 2022
10:36
Roberto Occhiuto
Roberto Occhiuto

«Il rapporto tra il mio partito e il governo non è cominciato con il piede giusto. Forse anche per questo, adesso, ogni volta che Forza Italia fa delle osservazioni, queste vengono ritenute polemiche». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista al quotidiano Libero.

«Ma il presidente Meloni sta stupendo tutti per capacità e autorevolezza: governerà per cinque anni e non fallirà. Anche perché, se dovesse fallire, perderebbe Forza Italia, perderebbe il centrodestra e perderebbe l'Italia».


Occhiuto sul reddito di cittadinanza

«Il reddito di cittadinanza è stato un errore dei Cinque Stelle, è stato sbagliato descriverlo come un beneficio a tempo indeterminato. Ma ad un errore si ripara con una soluzione efficace. In Italia i centri per l'impiego e i meccanismi necessari ad incrociare domanda e offerta di lavoro non funzionano», sottolinea Occhiuto.

«Bisogna intervenire subito sul mercato del lavoro e sulla formazione – continua il governatore -. Altrimenti in una Regione come la mia, che ha 240mila percettori di reddito di cittadinanza, coloro che perderanno il sussidio difficilmente troveranno lavoro in 7-8 mesi».

«Giuseppe Conte strumentalizza la disperazione della gente. Mi preoccupa perché sta riportando i grillini agli albori, con un atteggiamento incendiario, con toni irresponsabili, e gettando benzina sul fuoco. Qualche giorno fa abbiamo condannato le minacce di morte rivolte al presidente Meloni e alla sua bimba. Forse qualcuno dovrebbe riflettere, e cambiare registro», ha concluso Occhiuto.

Occhiuto sul rigassificatore Gioia Tauro 

Il rigassificatore di Gioia Tauro «sarebbe un asset energetico strategico per tutto il Paese. Eravamo dipendenti dalla Russia, non dobbiamo compiere l'errore di diventare dipendenti dall'Algeria o dall'Azerbaigian». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, nell’intervista a “Libero”.

«Avere quel rigassificatore aumenterebbe il nostro potere negoziale: ci consentirebbe di fissare, in Italia e per l'Italia, un tetto al prezzo del gas.
Potremmo pretendere dai nostri fornitori un prezzo equo, e in alternativa potremmo acquistare il Gnl dagli Stati Uniti o da altri Paesi, pagandolo meno rispetto a quello che spendiamo attualmente».

«Manca solo un Dpcm del governo che lo qualifichi come opera strategica, e poi si possono iniziare i lavori. Il presidente Meloni ha manifestato pubblicamente la volontà di andare avanti. Percepisco invece, e mi dispiace dirlo, anche perché appartiene al mio partito, freddezza dal ministro Pichetto Fratin», sottolinea il governatore Occhiuto.

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