Padre del reddito di cittadinanza, economista di formazione, ex presidente dell'Inps, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo e ora candidato alla presidenza della Regione Calabria. Pasquale Tridico, dopo giorni di riflessione, ha accettato l’invito del campo progressista e si è messo in gioco per sfidare Roberto Occhiuto. La sua campagna elettorale si concentra su tre temi principali per conquistare gli elettori: la sanità, definita un «disastro» anche dopo aver visitato diversi ospedali; lo stato dei borghi interni, «abbandonati a loro stessi, senza infrastrutture e lontani da presidi sanitari»; e la fuga dei giovani, per la quale ha elaborato un piano lavoro pensato per convincerli a restare o tornare in Calabria.

L’attività politica di Tridico prende avvio nel 2018, quando Luigi Di Maio, allora capo politico del Movimento 5 Stelle, lo propone come possibile ministro del Lavoro in caso di vittoria elettorale. L’anno successivo, con il governo Conte 1, Tridico assume la presidenza dell’Inps, incarico che ricopre fino al 23 maggio 2023, ed è in questa veste che dà vita al reddito di cittadinanza. Oggi, sollecitato dallo stesso Conte, guida il campo progressista nella sfida calabrese.

Nato a Scala Coeli, piccolo comune della costa ionica cosentina di poco più di 700 abitanti, il 21 settembre 1975, Tridico frequenta il liceo scientifico Stefano Patrizi di Cariati. Prosegue gli studi a Roma, laureandosi in scienze politiche e relazioni internazionali all’Università La Sapienza nel 2000, e completando un dottorato di ricerca in economia presso l’Università Roma Tre. Durante il percorso di studi consegue un master in economia e relazioni internazionali e si trasferisce nel Regno Unito per un ulteriore master in economia dell’Unione europea a Brighton.

Dopo il dottorato, Tridico svolge numerose attività di ricerca in Italia e all’estero e avvia la carriera accademica come docente. Insegna economia dell’Unione europea all’Università La Sapienza e tiene corsi a contratto all’Università Roma Tre. Vincitore di diverse borse di studio, partecipa a progetti di ricerca in università europee e statunitensi, diventando anche segretario generale dell’associazione accademica European Association for Evolutionary Political Economy. Dal 2019 è professore ordinario di politica economica e docente di economia del lavoro all’Università Roma Tre.