Aiuti polverizzati

Politiche del lavoro in Calabria, la Regione ci prova ma le risorse non bastano mai

VIDEO | I 5 milioni messi in campo con l'avviso pubblico “Attiva Calabria”, per il reinserimento lavorativo di disoccupati e inoccupati, riusciranno a finanziare solo poco più di mille domande sulle oltre seimila pervenute in Cittadella 

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di C. L.
2 giugno 2022
19:35

La fame di lavoro continua a mordere in Calabria. I dati impietosi sull’occupazione dimostrano che bisogna insistere dando contenuto alla Politiche attive del lavoro. La Regione da parte sua sta provando ad incidere ma, nonostante le operazioni messe in campo siano descritte come un successo, le risorse sembrano non bastare mai. Lo dimostrano i dati relativi da una parte all’Avviso pubblico “Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità del Por Calabria 2014-2020”, rivolto alle imprese calabresi che, pubblicato a febbraio per la concessione di aiuti sotto forma di contributo in conto capitale, ha potuto soddisfare solo 457 domande sulle 1600 pervenute, polverizzando letteralmente i 35 milioni messi a disposizione dalla Regione in meno di un minuto nella lotteria del click day.

Dall’altro lato, è notizia di oggi la conclusione delle procedure dell’Avviso pubblico Attiva Calabria, a sostegno di percorsi di inserimento e reinserimento lavorativo di soggetti disoccupati e inoccupati adulti, che ha messo in campo un investimento superiore ai 5 milioni di euro che sono stati sufficienti a finanziare solo 1085 domande sulle 6337 pervenute, che superano di gran lunga il budget previsto dalla Regione.


Anche in quest’ultimo caso si tratta di misure di politica attiva del lavoro che prestano particolare attenzione ai settori che offrono nuove e maggiori prospettive di sviluppo economico. Lo scopo dell’intervento è infatti il rafforzamento delle condizioni di occupabilità, tramite la realizzazione di esperienze formative on the job, in favore di persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata.

Ovviamente, ad oggi, sono state istruite solo le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Motivo per cui il vicepresidente della Giunta regionale, Giusi Princi, d’intesa con il presidente Roberto Occhiuto, in considerazione dell’ampissima partecipazione registrata e dell’elevato numero di domande risultate ammissibili e allo stato non finanziabili per insufficienza di fondi, hanno già disposto lo stanziamento di una dotazione aggiuntiva, integrando i mezzi finanziari al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento.

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