«La settimana scorsa, al Forum Ambrosetti di Cernobbio, è stata presentata – a cura di TEHA Group, in collaborazione con la Fondazione Crt – una ricerca sulla povertà educativa in Italia. I dati emersi sono di una drammaticità estrema: 1,3 milioni di minori vivono in povertà assoluta, un giovane su dieci abbandona prematuramente gli studi e il nostro Paese registra uno dei più alti tassi di Neet in Europa». È quanto afferma Amalia Bruni, consigliera regionale e candidata nella lista del Pd Area Centro alle elezioni del 5 e 6 ottobre.

«La povertà educativa – sottolinea Bruni – non significa soltanto carenza di istruzione, ma rappresenta un fattore di esclusione sociale che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 47%, con effetti devastanti non solo sui singoli individui ma sull’intera collettività».

«Come spesso accade, questo fenomeno mette in luce differenze territoriali profonde: la Calabria registra infatti tra le percentuali più alte di povertà ed esclusione sociale, pari al 48,8%, oltre 40 punti in più rispetto al Trentino Alto Adige. È una delle emergenze prioritarie che la nostra Regione non può più permettersi di ignorare», si legge ancora nella nota.

«Non bastano più interventi spot o progetti extrascolastici di recupero: serve un piano strategico strutturale, duraturo nel tempo, con dotazioni finanziarie adeguate ed équipe multidisciplinari capaci di affrontare in maniera sistemica le cause della dispersione scolastica e della povertà educativa. Sono certa – conclude Bruni – che il professor Pasquale Tridico, candidato presidente del centrosinistra, saprà raccogliere questa sfida con la sua competenza accademica e la sua sensibilità umana. La Calabria ha bisogno di un progetto educativo ambizioso e concreto per dare ai nostri ragazzi non solo la possibilità di studiare, ma la prospettiva di un futuro migliore».