Presunta incompatibilità di Molinaro, Novello torna a chiedere risposte sul caso

Dieci giorni fa la giunta per le elezioni aveva preso in carica la questione sollevata dall'ex candidato della Lega e ne aveva cinque per acquisire la documentazione del consigliere regionale. Da allora nulla si è mosso 

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di Francesca  Lagatta
17 giugno 2020
15:55
Luigi Novello
Luigi Novello

«Per la Giunta delle elezioni è arrivato il momento di battere un colpo e di far rientrare il sole a Palazzo Campanella». Lo scrive Luigi Novello, candidato con la Lega alle scorse elezioni regionali calabresi e primo dei non eletti nella circoscrizione nord, recentemente al centro delle cronache per aver sollevato la questione della presunta incompatibilità e ineleggibilità del consigliere regionale Pietro Molinaro (Lega), che lo ha battuto alle urne per poche centinaia di voti.

Ancora niente di fatto dalla Regione 

Con qualche settimana di ritardo, il presidente del consiglio regionale, Mimmo Tallini, ha finalmente istituito la giunta per le elezioni, l'organo composto da consiglieri nominati dai capi gruppo che si occupa di vagliare le pratiche di incompatibilità. La commissione si è riunita più di dieci giorni fa e ha acquisito la documentazione necessaria dei tre casi attualmente esistenti, tra cui quello che coinvolge Novello. Ma da allora nulla è cambiato. «Cinque erano i giorni, così come da regolamento, per poter offrire esaustivi chiarimenti in merito al suo ruolo ricoperto nel Cnel - dice Novello riferendosi a Molinaro - e rispetto alle tardive dimissioni arrivate da presidente del Consiglio di amministrazione dell’Ars».


«Incompatibilità evidenti»

Per Novello la posizione di Molinaro sarebbe oggettivamente a rischio. «Per quanto riguarda il Cnel, ad oggi, la posizione del Molinaro non è risanata - dice in una nota -, in quanto l’iter di decadenza non è stato completato e, pertanto, ci troviamo già in palese violazione di ogni aspetto concernente la compatibilità con lo status di Consigliere regionale». Poi aggiunge: «Per quel che riguarda l’Ars, invece, la posizione non è risanabile ed è ben cristallizzata, in quanto la data certa delle dimissioni, da presidente del CdA della società degli allevatori regionali suinicoltori, è individuabile ben oltre le tempistiche e le scadenze stabilite dalle normative».

A ciò l'ex candidato della Lega, aggiunge «i gravissimi ritardi nell’insediamento della Giunta delle elezioni, che rappresentano già essi un’anomalia e che potrebbe esporre il consiglio regionale della Calabria, ad azioni legali ed a segnalazioni presso la Corte dei Conti». Ed ancora: «Ci pare fin troppo evidente che ci troviamo di fronte ad una vicenda che merita attenzione e che merita, soprattutto, di essere riportata sulla corretta via».

«Le leggi non vanno interpretate»

Nonostante il silenzio mantenuto a Palazzo Campanella, Novello e i suoi legali assicurano che «da parte nostra, abbiamo ad ogni modo già formulato richiesta di accesso agli atti, relativamente alle ultime due riunioni della Giunta delle elezioni del Consiglio regionale della Calabria e non intendiamo lasciare nulla al caso, in quanto le leggi ed i regolamenti non possono essere elusi e né interpretati. Anche se siamo certi - conclude - del buon senso e della correttezza, che i componenti di questo organismo, non faranno mancare».

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