Al voto

Provinciali a Catanzaro, Fi si divide in due e il Pd mette in scena l’ennesima lotta tra correnti

Inizia le resa dei conti tra i partiti in vista della tornata elettorale di secondo livello in programma domani. I conflitti irrisolti, le antipatie, i riposizionamenti e gli scontri interni

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di Alessia Bausone
17 dicembre 2021
13:28
La sala del Consiglio provinciale di Catanzaro
La sala del Consiglio provinciale di Catanzaro

Le elezioni provinciali di Catanzaro rappresentano la traghettatura verso il nuovo scenario politico che si aprirà con le elezioni amministrative del capoluogo che segneranno la fine del ventennio di Sergio Abramo. Tra conflitti mai risolti, antipatie e lotte tra correnti, questo step elettorale che si "consumerà" domani, è l’inizio delle imminenti rese dei conti.

Ad esprimere la preferenza (singola), essendo elezioni di secondo livello, saranno solo sindaci e consiglieri comunali, che si dovranno recare a votare nel seggio elettorale unico sito nella sala consiliare della Provincia a Catanzaro, dalle 8 alle 21.


A Catanzaro Forza Italia divisa due

La prima resa dei conti è senz’altro quella tra gli azzurri, dove il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, fin dall’inizio del suo incarico ha dovuto fare i conti con la “grana” Domenico Tallini. Per l’ex presidente del consiglio regionale, impelagato nel processo “Farmabusiness”, la Dda di Nicola Gratteri ha chiesto una pena di 7 anni e 8 mesi.

Mangialavori non ha mai rimosso Tallini dall’incarico di commissario provinciale di Forza Italia Catanzaro e da questo peccato originale si sono susseguiti più di un tentativo di sgambetto. Basti pensare che la candidata alle ultime regionali di Tallini, Silvia Parente, ha promosso ricorso elettorale per la decadenza del candidato (eletto) di Mangialavori, Michele Comito e nei confronti della ex talliniana ora folgorata sulla via di Vibo Valentia, Valeria Fedele.

Ora, in questa competizione provinciale, a sfidarsi saranno la Forza Italia talliniana (ammaccata dalla defezione degli ex portaborse-consiglieri comunali che si sono riposizionati in lidi più floridi) e la Forza Italia di Mangialavori al cui seguito, oltre la Fedele, si è aggregato l’ormai ex fedelissimo di Baldo Esposito, Marco Polimeni.

Vecchi e nuovi azzurri a Catanzaro

Tra i candidati della lista “Noi in Provincia” di Mangialavori, troviamo il consigliere comunale “rubertiano” Davide Mastroianni, capogruppo della lista civica pro Paolo Mascaro “Orgoglio Lamezia”; il consigliere comunale di Catanzaro, eletto nel 2017 con il centrosinistra, poi transitato nell’Udc e ora sotto l’ala dei forzisti anti talliniani, Sergio Costanzo ed il “polimeniano” consigliere comunale di Montauro, Paolo Mattia.

Nella lista talliniana “Centrodestra per la provincia” c’è il consigliere provinciale uscente e consigliere comunale di Davoli, Baldassarre Arena ed il Sindaco di Cicala, Alessandro Falvo. Quest’ultimo è alla sua terza candidatura provinciale. Nel 2018 si era candidato con la lista “Area Civica per la Provincia di Catanzaro” a sostegno dell’esponente del Pd, Ernesto Alecci, senza risultare eletto, mentre nel 2016 era in “Alleanza civica” con esponenti del centrodestra. Oggi in lista con lui c’è anche la sua vicesindaca, Alba Maria Miriello, competitor, ma solo sulla carta, visto che già nel 2018 molte donne candidate non si sono votate nemmeno loro stesse.

Le sfide tra big in Lega e Coraggio Italia

Nella lista “La Provincia ci Lega” è sfida all’ultimo voto (ponderato) tra i consiglieri regionali Filippo Mancuso e Pietro Raso.
Il candidato del Presidente del Consiglio regionale è il sindaco di Soveria Simeri, Mario Amedeo Mormile, divenuto noto anche alle cronache nazionali per il suo doppio incarico da sindaco e autista di Filippo Mancuso.

Raso, invece, punta tutto sul vicesindaco di San Mango D’Aquino, Francesco Trunzo. Proprio due anni fa, però, quando il “suo” sindaco Luca Marrelli aderì alla Lega, Trunzo, insieme ad altri consiglieri e assessori, firmò una lettera pubblica di presa di distanza della decisione del sindaco di entrare tra le fila dei salviniani.

«L’adesione del sindaco Luca Marrelli alla Lega di Matteo Salvini è una decisione assunta a titolo personale che non impegna giunta e consiglio comunale» scrissero, aggiungendo che la loro intenzione era di tenere fede «ognuno alle rispettive sensibilità politiche che, nel nostro caso, non sono conciliabili con il sostegno alla Lega».  Oggi deve aver cambiato idea.

In Coraggio Italia, invece, è sfida tra il consigliere comunale di Pentone, Domenico D’Agostino, sostenuto dall’ex candidato regionale e oggi vicecoordinatore del partito calabrese, Frank Mario Santacroce ed il consigliere provinciale uscente e sindaco di Centrache, Fernando Sinopoli, sostenuto dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e dal consigliere regionale Francesco De Nisi.

In Fdi regna la pace (apparente?)

L’unica lista “piena” (con 12 candidati) di centrodestra è “Venti da sud” che fa capo a Fratelli D’Italia e al trio Antonio Montuoro – Filippo Pietropaolo – Wanda Ferro.

Tra gli “arruolati” c’è l’ex consigliere provinciale della Lega poi divenuto talliniano, Nicola Azzarito Cannella, il sindaco di Chiaravalle, Domenico Donato ed il commissario Fdi di Stalettì, Francesco Fragomele.

Tutto tranquillo, se non fosse che nelle vicine province di Vibo Valentia e di Crotone, i meloniani giocano da spettatori, mentre su Cosenza si sussurrano malumori contro l’attuale leadership regionale.

Nel Pd è guerra tra correnti, M5S assente

L’unica lista di centrosinistra, “Progressisti per la Provincia” vede la sfida tra notabili, che potrebbe avere ripercussioni anche sulle imminenti elezioni del capoluogo.

Da un lato c’è Gregorio Gallello, sindaco di Gasperina, vicino al consigliere regionale Ernesto Alecci, dall’altro Mario Deonofrio, ex sindaco di Girifalco e oggi consigliere comunale, vicino all’ex candidato regionale Fabio Guerriero. Deonofrio, però, alle ultime regionali ha sostenuto la candidata di Luigi De Magistris, Ines Caliò, risultata la più votata nel paese natio della candidata di centrosinistra Amalia Bruni.
Candidata è anche la consigliera comunale di Lamezia Lucia Cittadino, che con la Bruni condivide un legame essendo la consulente legale e amministrativa del centro regionale di neurogenetica. È sostenuta dai colleghi Eugenio Guarascio e Rosario Piccioni, ma non, ci tiene a specificarlo la diretta interessata, dalla cognata della Bruni, Aquila Villella.

In lista anche il sindaco di Stalettì Pantaleone Narciso, vicino all’ex Presidente della Provincia Enzo Bruno; il sindaco di Cropani, Raffaele Mercurio, vicino all’eterno civico Nicola Fiorita e la sindaca di Gimigliano Laura Moschella, vicina all’ex consigliere regionale Francesco Pitaro.

Assente il M5s che non esprime sindaci e consiglieri comunali “ufficiali”, ma è certamente schierato “idealmente” a favore della lista progressista, a differenza che alle provinciali di Crotone in cui il M5S vanta un assessore, Ferdinando Alfì, nella giunta del Sindaco di Cirò Marina Sergio Ferrari, candidato ufficiale di Forza Italia.

Giornalista
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