Presentato questa mattina in riva allo stretto il progetto di marketing territoriale “Reggio destinazione” con l’obiettivo di valorizzare «il più bel tramonto d’Italia e del Mediterraneo» nel solco di “Reggio Capitale della Cultura”. Per farlo l’amministrazione Falcomatà ha chiesto la collaborazione di Filmmaster
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daq sinistra Carmelo Romeo, Giuseppe Falcomatà, Alfredo Accatino
«La nostra sfida sarà recuperare la bellezza del territorio, e in qualche modo l'orgoglio reggino». È nelle parole di Alfredo Accatino, il senso e la mission del progetto di posizionamento e di marketing territoriale “Reggio destinazione”. Lui d’altra parte è uno di quelli che oggi si definisce visionario, e non a caso è il Chief Creative Officer di Filmmaster, società italiana che opera nella comunicazione e nella produzione di grandi eventi, e basti pensare alle cerimonie dell’expo di Torino e Milano, ma anche, tra le altre, dell’apertura e chiusura delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. L’obiettivo è la creazione di nuovi strumenti per il rilancio della promozione del territorio di Reggio Calabria, «una città che ha un potenziale pazzesco», aggiunge mentre si felicita del fatto che l'amministrazione abbia voluto coinvolgere qualcuno che conosce Reggio, ma che fosse in grado di posarci sopra anche un occhio diverso.
«L'idea – ha proseguito Accatino durante la presentazione effettuata nello splendido scenario della Terrazza del Museo Archeologico - è quella di utilizzare questo potenziale per progettare un nuovo modo di essere città e quindi noi abbiamo lavorato per affiancare le istituzioni a trovare una specie di piano strategico di quello che sarà il rilancio e il riposizionamento di Reggio».
Insomma un'opportunità per la città, per i giovani reggini e per le imprese, chiamate a partecipare a questa grande operazione di trasformazione di Reggio in una sorta di hub per il turismo e quindi «valorizzare quelle che sono le sue caratteristiche ma in qualche modo anche ospitando contenuti nuovi».
Il tutto nel solco di “Reggio Calabria Capitale della cultura” che diventa, anche senza il titolo del ministero, per dirla con il sindaco Giuseppe Falcomatà, una sorta di cornice all'interno della quale l’amministrazione si muove per scegliere gli eventi e le attività collegate alla cultura e alle attrattive turistiche. «Noi presentiamo oggi una sorta di masterplan del turismo e del marketing territoriale – ha argomentato il primo cittadino - all'interno del quale poi verranno declinate nel dettaglio tutte le attività che già nell'ultimo anno avete visto, con i vari festival e le varie programmazioni nei diversi periodi dell'anno, non soltanto in estate, ma anche in autunno, a Natale e in primavera, nell'idea che quando si parla di destagionalizzazione dell'offerta culturale e turistica, questa poi debba avere delle basi solide che, nel corso degli anni, possano diventare degli appuntamenti fissi che consentano davvero di trasformare Reggio in una città che diventa destinazione, e lo può diventare se questa programmazione va avanti e si consolida, e cittadini e turisti possono programmare le loro vacanze e il loro tempo proprio in funzione di quegli appuntamenti».
L'idea è quindi quella di individuare delle peculiarità e delle caratteristiche proprie della città, e che non annoverano tutte le altre città, che però paradossalmente non sono conosciute o forse sono viste come qualcosa di normale. Il lungomare, il panorama, ma anche il tramonto hanno queste caratteristiche.
«Ci sono già degli elementi strategici come il Museo del Mediterraneo che – ha poi spiegato Accatino - è una leva importante e non è un caso che sia qui a Reggio il centro del Mediterraneo, un centro geografico, fisico e concettuale».
In primis quindi occorrerà costruire sul tema del Mediterraneo una serie di attività culturali, di esposizioni, che accompagnano la crescita del museo, che servono ad aprire le porte del secondo livello: «In mezzo alle bellezze che voi avete, oltre al famoso lungomare, c’è anche il tramonto più bello d'Italia che, per una persona che viene da fuori spezza il cuore. Voi avete tanto sole, poche piogge, e una stagionalità lunghissima e questo tramonto deve diventare più bel tramonto d’Italia e uno dei più bei tramonti Mediterranei».
Per fare questo, ha proseguito Accatino, è stato sviluppato un progetto che prevede di salutare il tramonto invitando ad applaudire come succede a Rio e a Copacabana, ma anche a Ibiza e Isla Margherita. «Quindi Reggio deve diventare il punto di partenza anche social, per venire a vedere il tramonto più bello d'Italia nel centro del Mediterraneo. Intorno a questi due concetti nascono invece una serie di attività strutturali che sono quelle di potenziare i servizi per i turisti, permettere di vivere l'esperienza, conoscere approfonditamente e valorizzare la cucina, valorizzare gli elementi come il bergamotto. Questa è la forza del territorio».
L'assessore alla Programmazione, Carmelo Romeo, da parte sua ci ha tenuto a sottolineare che “Reggio destinazione” non è una campagna promozionale, ma una strategia ben precisa che è stata elaborata in questi mesi e con la collaborazione con Filmmaster già da fine 2024. E in questo senso si chiede la collaborazione agli imprenditori, al mondo delle associazioni e ai cittadini perché, ribadisce l’assessore, nessuna strategia, da sola, può portare frutto, ma serve fare squadra.
«Abbiamo messo a terra una strategia globale per quello che è il nostro obiettivo da qui ai prossimi anni. Vogliamo che Reggio sia sempre più riconoscibile, che sia sempre di più una destinazione ben precisa che possa puntare sulla propria storia, sui propri valori culturali, e allo stesso tempo fare leva sugli elementi che possono portare in sviluppo questa strategia».