Una bozza di programma, con 6-7 punti chiave su cui incentrare poi le discussioni che verranno e su cui chiamare alla convergenza le altre forze politiche. È questo il succo di quanto emerso oggi pomeriggio a Lamezia Terme dalla riunione che Pd, M5S e Avs hanno tenuto nella sede dei democrat. Come anticipato stamattina, erano presenti i pezzi da novanta dei tre partiti. Intorno allo stesso tavolo sedevano i segretari Nicola Irto, Anna Laura Orrico, Fernando Pignataro e Raffaella Cosentino (coportavoce di Avs).

Con loro, i capigruppo di Palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, Davide Tavernise e Antonio Lo Schiavo, fresco di stretta di mano col leader nazionale Nicola Fratoianni. Le delegazioni che hanno partecipato alla discussione prevedevano anche l’ex responsabile dell’organizzazione del Pd calabrese Giuseppe Peta (in odore di riconferma) e i componenti della segreteria regionale di Sinistra Italiana Francesco Tallarico, Fortunato Petrolo e Maria Pia Funaro.

La piattaforma in comune Pd-M5S-Avs

L’idea condivisa, da quanto trapelato, è di rimboccarsi le maniche e di creare una piattaforma comune. La stesura delle linee guida è stata affidata ai consiglieri regionali che nel mese di agosto metteranno mano al faldone e lo proporranno dopo le ferie al resto dei compagni di viaggio. Nulla di capillare, ma opzioni strategiche ben definite e contornate sì.

Dalla discussione, infatti, le forze in campo hanno inteso convergere su un aspetto: non arretrare sugli aspetti ritenuti alla base della futura coalizione. L’esempio della Sanità è calzante: puntare con decisione sul rafforzamento di quella pubblica sarà (almeno oggi) una condizione non derogabile. Come la lotta al precariato e alle forme di contratto borderline che talvolta trasformano in “padroni” i datori di lavoro.

Nessun veto, nessun nome

I ragionamenti portati avanti da Pd, M5S e Avs in vista delle Regionali sono in fase embrionale. Nessuno ha posto veti su potenziali alleat,i né avanzato come prevedibile identikit da gettare nel calderone. La scelta dell’aspirante competitor di Roberto Occhiuto (o chi per lui) verrà effettuata in Calabria, ma in un quadro di concertazione nazionale che prevede il risiko delle candidature.

L’avvio del percorso cristallizza un dato politico dove finora non ci sono state fughe in avanti. In Calabria si terranno le ultime elezioni Regionali prima delle Politiche e rappresenteranno un test di caratura nazionale. Ne sono a conoscenza tutti, motivo per il quale la consapevolezza di allargare il campo, anche alla luce dell’assenza di voto disgiunto, è preponderante.