Palazzo Campanella

Regione Calabria, la rotazione dei dirigenti all’esame della Commissione Affari istituzionali

VIDEO | L’organismo consiliare guidato da Luciana De Francesco (FdI) ha espresso parere favorevole alla modifica della norma che sarà di competenza del Piano triennale della Prevenzione e della Corruzione

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di Claudio Labate
8 febbraio 2022
20:15

Finita la sbornia quirinalizia, superata la prima interpartitica del centrodestra per le amministrative di Catanzaro e scongiurati ulteriori rinvii per ciò che concerne i Congressi provinciali del Partito democratico, riprende a pieno ritmo anche l’attività del Consiglio regionale che comunque la scorsa settimana ha registrato l’insediamento della Quarta e della Quinta Commissione insieme a quella “speciale” contro il Fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa.

Prima Commissione, rotazione dirigenti: ok alla modifica della norma

Proprio oggi è stata una giornata di lavoro intensa a Palazzo Campanella dove oggi si sono riunite tre Commissioni. La Affari istituzionali, presieduta da Luciana De Francesco (FdI), ha proceduto all’esame della Proposta di iniziativa del presidente Filippo Mancuso di modifica della Legge (la n° 7 del 13 maggio 1996) che detta le Norme sull'ordinamento della struttura organizzativa della Giunta e sulla dirigenza regionale e che statuisce che la preposizione del dirigente alle stesse funzioni non può superare il termine di cinque anni, fatto salvo diverso provvedimento motivato della Giunta regionale.


In sostanza - trattando la materia della rotazione degli incarichi dirigenziali – la legge deve essere armonizzata con la vigente normativa nazionale e, precisamente, con la legge numero 190 del 6 novembre 2012, cosiddetta “Legge anticorruzione”, che assegna al Piano triennale della prevenzione della corruzione e trasparenza di ciascun Ente anche la funzione di definire direttamente o rinviare a specifico atto organizzativo i criteri della rotazione, al fine di limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa.

Con la proposta discussa in Commissione si mira a modificare l’articolo 24 (e l’abrogazione del comma 5) stabilendo altresì che la periodicità della rotazione ordinaria dei dirigenti va stabilita all’interno del Piano triennale della prevenzione della corruzione e trasparenza.

Terza Commissione: assistenza territoriale sotto la lente

In Terza Commissione Sanità, il presidente Michele Comito (FI) ha dato avvio a tutta una serie di audizioni in merito alle problematiche nel settore dell’assistenza territoriale e alla situazione dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati calabresi. Nel corso della seduta Comito ha recepito le richieste del consigliere Ferdinando Laghi (de Magistris presidente) relativamente alla necessità di audire anche i rappresentanti di categoria di medici, infermieri e personale tecnico, e della vicepresidente Amalia Bruni (Gruppo Misto) sulla istituzione di un tavolo tecnico che metta insieme pubblico e privato in un dibattito costruttivo.

Commissione antindrangheta: dal Pnrr fondi per valorizzare i beni confiscati

In Commissione antindrangheta il presidente Giuseppe Gelardi (Lega), ricordate le iniziative promosse all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha esposto i contenuti della lettera, predisposta a nome della Commissione, da inviare a tutti i Comuni calabresi per il tramite dell’Anci, in cui si informano i Comuni dell’avviso pubblico avente ad oggetto l'individuazione, mediante procedura valutativa-selettiva con graduatoria, di proposte progettuali finalizzate al recupero e alla valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata e da restituire alla fruibilità della collettività. Tra le iniziative ammissibili: creazione di strutture, residenze sociali/sanitarie, centri diurni, coabitazione sociale a sostegno dell'alloggio/inclusione sociale delle persone che vivono in condizioni di esclusione; riqualificazione di spazi pubblici volta a migliorare i servizi sociali per i cittadini; creazione di spazi di incontro socioculturale per i giovani gestiti da associazioni di volontariato; utilizzo di beni per fini istituzionali.

La Calabria è tra le regioni del Mezzogiorno destinatarie del Bando (prorogato al 28 febbraio prossimo) che prevede una somma complessiva di 250 milioni di euro a sostegno dei Comuni impegnati nel recupero dei beni.

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