L'ex rettore dell'Unical al centro della scena presente e futura. Per lui "offerte" di rilievo in arrivo dalla Cittadella
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Al "taglio" del nastro istituzionale in Cittadella del nuovo ospedale di Cosenza (che sorgerà a Rende, e senza Cosenza al tavolo...) indiscusso protagonista è lui, l'ex rettore dell'Unical Nicola Leone. Il "visionario", "l'illuminista" che ha fatto innamorare Roberto Occhiuto in versione new generation, l'innovatore. Lo "smontatore" e rimontatore dell'architrave regionale. Manco a dirlo, dopo le temporanee sberle prese sulla città unica, con al centro il nuovo ospedale hub di Cosenza tra le colline di Arcavacata. Con buona pace per chi, tatticamente o per necessità, lo chiama ancora policlinico.
 Leone ha rappresentato sin da subito la "reincarnazione" delle riforme sanitarie cosentine per Roberto Occhiuto. Al punto che ora per lui sono in arrivo delle "offerte" che solo nei vecchi film sono da intendersi tra quelle "che non si possono rifiutare".
Un posto in giunta regionale gli è già stato offerto dal "capo", non è dato sapere se e cosa risponde o risponderà. Altro sul piatto è in arrivo e in alternativa e non fa eccezione la prima e prossima riforma dell'Occhiuto bis, che non vuol dire al quadrato però. La creazione delle aziende ospedaliere provinciali con le vecchie Asp a gestire solo la medicina territoriale. E chi se non Leone, da commissario, potrebbe salire al trono della Aop di Cosenza tanto più che si troverebbe dentro il nuovo ospedale di Cosenza (a Rende). Futuribilità al piano più alto della Cittadella ma anche contingenze, non del tutto sorridenti. Un prossimo cambio al vertice dell'Asp di Cosenza, più o meno con protagonisti consenzienti. Ai saluti Graziano, dentro un commissario. Anche qui Leone è in pole. Sempre in pole. Porta il nome del Papa di questi tempi. Ci sarà pure un motivo...


