Regione, una poltrona per tre: nello staff di Graziano arriva un altro collaboratore

Il consigliere dell'Udc “sbaglia” i conti e dimentica gli incarichi già assegnati al 50 per cento. Così tre membri del suo staff si divideranno 3.400 euro, incassando però 1.700 euro ciascuno. E la matematica diventa un’opinione… politica. Il precedente di Bevacqua

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di Camillo Giuliani
17 settembre 2020
18:15
Giuseppe Graziano
Giuseppe Graziano

Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia. Lo scrisse Ernest Hemingway e da diversi mesi la massima pare diventata la stella polare che orienta le scelte di Giuseppe Graziano. Il capogruppo dell'Udc di fiducia ne sta dando parecchia attraverso incarichi (fiduciari, per l'appunto) nella sua struttura alla Regione.

 


Talmente tanta che – proprio come il collega del Pd Mimmo Bevacqua con i suoi tre autisti al 50% – nel periodo che va dall'8 settembre all'ormai prossimo 8 ottobre ha deciso di impiegare per lo stesso lavoro tre persone, nonostante la legge consenta di assegnarlo al massimo a due.

La matematica diventa opinione

Se il democrat ha optato per gli chaffeur, Graziano punta invece sul triplice responsabile amministrativo per conquistare la Medaglia Fields sovvertendo il vetusto principio algebrico secondo cui se si divide 100 per tre il risultato non può essere 50. Nelle strutture dei consiglieri, infatti, è possibile assumere un responsabile amministrativo, che godrà di uno stipendio mensile di circa 3400 euro. Oppure impiegarne due – i cosiddetti responsabili amministrativi al 50% - che si divideranno il salario percependo 1700 euro ciascuno.

 

L'esponente dell'Udc invece, seppure solo per un mese, di responsabili al suo servizio ne avrà tre. Tutti al 50%, ognuno a libro paga della Regione per 1700 euro. Moltiplicando la cifra per tre si ottiene 5100 e non 3400, se la matematica non è un'opinione. A quanto pare lo è diventata.

Il giovane cantautore e l'autista stagionale

Il primo ad aver ricevuto l'incarico – a fine maggio, per il periodo che va dal primo giugno di quest'anno fino al termine della legislatura (salvo revoche anticipate) – è Pietro Provino, classe '99, nome d'arte Peter Prò. Il giovane, infatti, è noto a Corigliano-Rossano per la sua passione per la musica, rap e non solo, e aspira a diventare un cantautore di successo, tanto da aver già pubblicato alcuni singoli su Youtube. La sua gavetta nel duro mondo dello show business lo ha portato a Palazzo Campanella per adesso, in attesa di palcoscenici più prestigiosi.

 

Ad affiancarlo fino a poco tempo fa c'era Ester Bernabò, moglie dell'ex assessore regionale Diego Tommasi. La sua carriera in struttura pare dipendere dall'avvincendarsi delle stagioni: in primavera è stata assunta come autista, a inizio estate il consigliere l'ha licenziata per affidarle subito dopo il ruolo di responsabile amministrativa, infine, con l'avvicinarsi dell'autunno, ha deciso di riportarla nella sua auto almeno fino a fine febbraio. Poi si vedrà: nonostante pare che a guidare sia lui stesso, in questi mesi ha cambiato più chaffeur Graziano che squadre in carriera Ibrahimovic.

Non c'è due senza tre

In quelle poche settimane in ufficio, però, la Bernabò deve aver lavorato per due, tanto che il consigliere ha pensato che per sostituirla ci volessero altrettante persone. E, dimenticandosi forse della presenza del giovane Provino, le ha assunte entrambe. A partire dall'8 settembre Graziano ha infatti tre responsabili amministrativi al 50%. Uno è Provino, poi c'è Angelo Viteritti, che dovrebbe ricoprire l'incarico fino al 25 gennaio del 2025, noto alle cronache politiche locali per essere da qualche mese uno dei componenti del coordinamento di Rossano centro storico dell'Udc.

 

Infine c'è Ignazio Iacone. Imprenditore agricolo, ex sindaco leghista – la sfiducia, con relativa decadenza, è arrivata nel 2019 – di Roggiano Gravina, era nel consiglio comunale del suo paese già nel 1994, cinque anni prima di conseguire il diploma di perito agro-tecnico. Alle ultime regionali, però, si è candidato nel collegio Nord proprio con l'Udc, portando a casa 1092 voti. Un bottino insufficiente per conquistare un seggio, ma che alla fine l'ha portato ugualmente alla Regione.

 

Braccia rubate all'agricoltura per portare borse? Se così fosse, più che di furto si tratterebbe di prestito. Iacone, infatti, resterà in struttura di Graziano soltanto per un mese, giusto il tempo di guadagnare i suoi 1700 euro. Dall'8 di ottobre poi, novello Cincinnato, tornerà ai suoi amati campi.

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