L’appello dell’associazione La tazzina della legalità, presieduta da Sergio Gaglianese, riaccende i riflettori su San Luca, il comune della Locride che da anni stenta a ritrovare un’amministrazione comunale democraticamente eletta. Neppure lo scorso anno, quando i cittadini vennero nuovamente chiamati alle urne al termine del mandato del sindaco Bruno Bartolo, si trovò qualcuno disposto a candidarsi a sindaco. Nel marzo del 2025, mentre alla guida del comune vi era un commissario prefettizio, ecco il nuovo scioglimento per mafia, il terzo, riferito all’ultima amministrazione comunale in carica.

Ora è La tazzina della legalità a diramare l’appello pubblico in vista delle prossime elezioni che potrebbero celebrarsi nell’autunno del 2026 o nella primavera del 2027: cercasi candidato a sindaco per San Luca. «Lo facciamo - scrive Gaglianese - con la stessa passione con cui ogni giorno difendiamo la giustizia, la dignità e la speranza di questa terra. E, se serve, siamo pronti a metterci in gioco in prima persona.

Chiediamo al senatore Walter Verini, componente della Commissione parlamentare antimafia, se è ancora valida la sua proposta di far candidare i membri della Commissione stessa nei comuni sciolti per mafia.

Perché a parole siamo tutti contro le mafie… ma poi chi si siede davvero sulla sedia del coraggio?».

«Presto - aggiunge La tazzina della legalità - annunceremo un evento nazionale proprio su questo tema: “Chi ha paura di candidarsi a San Luca?” Perché la legalità non si commissaria, si esercita».

A raccogliere l’invito, pochi giorni dopo, è stato per primo Giuseppe Semeraro, operatore culturale molto attivo in tutto il Sud Italia e segretario generale dell’Associazione nazionale delle Città del SS. Crocifisso. «In questi anni - spiega Semeraro - mi sono innamorato della Calabria e dei suoi borghi. Sono disponibile a creare un cantiere di idee e di programmi per la proposta de La tazzina della legalità per ridare un sindaco a San Luca, borgo che ho visitato più volte e che ha bisogno di un grande riscatto culturale e della promozione di un turismo religioso che valorizzi il Santuario della Madonna di Polsi - noto anche come Santuario della Madonna della Montagna - nel cuore dell’Aspromonte, sono pronto a questa scommessa».

«Il nostro appello - la considerazione finale di Gaglianese - si trasforma, giorno dopo giorno, in un movimento di idee e di coraggio. San Luca merita una rinascita civile, culturale e morale. La tazzina della legalità continua a crederci».