Per definizione un sindacato è controparte del potere; almeno fino a quando si trovano gli accordi di settore.

Nei rapporti con la Regione Calabria negli ultimi tempi ci sono state luci ed ombre, ma ora c'è un nuovo giro di giostra con un turno elettorale fuori programma. 

«I problemi della Calabria sono tanti, le emergenze sono tante e sicuramente  – afferma Maria Elena Senese, segretaria regionale Uil Calabria – non vanno in pausa perché c'è un problema politico elettorale».

Nel panorama dei soggetti istituzionali interessati direttamente al turno elettorale parla la Uil Calabria. Il sindacato contesta i dati nazionali sul lavoro ed accentua le richieste sulla mobilità.

Il lavoro segna il passo, poca o nessuna dignità con tratti capestro o atipici, sfruttamento dilagante.

«Nonostante il Governo nazionale continui a dire che i dati dell'occupazione sono in notevole aumento rispetto agli anni precedenti – obietta –  noi invece continuiamo a dire che questi dati sono dati falsati, perché parliamo di un'occupazione che ha generato lavoro precario. In Calabria bisognerebbe fare un patto per la qualità del lavoro, perché la gente di fatto non arriva a fine mese pur lavorando».

Senza dimenticare che nelle strutture occupazionali si nasconde il primo livello di illegalità. 

«Lavoro e legalità sono due facce della stessa medaglia – aggiunge la segretaria – È chiaro che se non c'è legalità non c'è lavoro sicuro». 

Molto precise le richieste della Uil Calabria sulla sanità.

«Va fatta intanto una riforma del sistema nazionale tutto. Il Governo dovrebbe capire che se non si investe in sanità ed istruzione il paese non ha margini di crescita importanti. La prevenzione deve essere il pilastro della sanità pubblica e poi bisogna investire su una medicina territoriale». 

Altro fronte caldissimo quello delle infrastrutture della mobilità.

«Ben venga il ponte – fa la Senese –  però penso ad una SS 106 Catanzaro-Reggio Calabria sulla quale esiste ad oggi soltanto uno studio di fattibilità tecnico-economica, quindi manca il progetto e mancano i finanziamenti». 

Intransigente o disponibile la Uil verso il prossimo inquilino della cittadella?

«Per adesso osserviamo, valutiamo e attenzioniamo le cose ma siamo presenti con il medesimo atteggiamento di prima»