La crisi istituzionale innescata dalle dimissioni del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, rischia di bloccare la macchina amministrativa. A denunciarlo con forza è Alessandro Porco, sindaco di Aprigliano, che lancia un appello a nome di un gruppo crescente di primi cittadini calabresi: «Non possiamo restare in silenzio mentre si ferma tutto. È tempo che la politica regionale torni ad ascoltare i territori».

Stallo pericoloso: progetti e fondi a rischio

«Solo pochi giorni fa – ricorda Porco – discutevamo dei Tirocini di Inclusione Sociale (TIS), dei percorsi per garantire dignità e stabilità. Stavamo lavorando a progettualità legate a fondi e finanziamenti, ora tutto si è fermato. La crisi istituzionale paralizza decisioni cruciali».

Nel mirino anche temi strategici come la gestione dell’acqua pubblica (Arrical), il sistema dei rifiuti, la depurazione, la sanità e le politiche sociali. «È impensabile – sottolinea il sindaco – affrontare le fragilità territoriali senza una guida regionale operativa».

“Totonomi senza visione”

Porco critica duramente il clima che si respira dopo le dimissioni di Occhiuto: «Si parla solo di ricandidature, tempistiche, strategie di partito. Un “totonomi” sterile e autoreferenziale. Nessuno discute di problemi concreti. Nessuno parla di soluzioni. Nessuno ascolta i territori». E rincara: «È umiliante assistere a una discussione politica sorda ai bisogni reali della gente. Ciò che vediamo è solo una corsa alle poltrone, non un progetto per la Calabria».

I sindaci pronti a costruire una proposta

Il primo cittadino di Aprigliano rivendica, a nome di molti colleghi, la necessità di partecipare al dibattito sul futuro della regione: «Un gruppo di sindaci è già in campo da tempo per dare un contributo concreto. Non vogliamo poltrone. Vogliamo portare dentro l’agenda di governo le priorità vere: servizi, coesione, diritti, visione. La nostra è una questione di responsabilità».

In arrivo un’assemblea con proposte dal basso

Nei prossimi giorni – annuncia Porco – verrà convocato un incontro operativo tra amministratori locali per mettere nero su bianco proposte, richieste e priorità nate dalle istanze del territorio. «La Calabria non può permettersi altri vuoti. Le comunità chiedono ascolto. I sindaci rappresentano l’ultimo argine della democrazia reale: vanno ascoltati, coinvolti e messi nelle condizioni di agire».