La presidente della Provincia di Cosenza replica ai grillini: «Caso inesistente, promessa di stabilizzazione dei tirocinanti già avviata anni fa»
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Rosaria Succurro, candidata alla Regione con il centrodestra
È scontro politico in Calabria tra Movimento 5 Stelle e centrodestra. Nel mirino c’è Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, accusata dai pentastellati di voto di scambio. L’attacco arriva anche dall’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, oggi candidato in Regione, ma la replica di Succurro è netta: «Il M5S sta montando un caso inesistente, come al suo solito, accusandomi senza che io abbia chiesto un solo voto, come lo stesso audio incriminato conferma».
La presidente definisce le accuse «ridicole e insultanti» e ribalta la critica sui 5 Stelle: «Da settimane vanno in giro per la Calabria a promettere 500 euro al mese a destra e a manca, e attaccano me? Pazzesco. Tridico metta in tasca le manette e stia sereno».
Al centro della polemica c’è la vicenda dei tirocinanti di inclusione sociale (Tis), un bacino storico di precari che ha riguardato circa 3.800 persone. Succurro ricorda che «la Regione, con il governo Occhiuto, ha affrontato sin dal 2021 la vertenza Tis. In questi quattro anni sono state stabilizzate 2.700 persone, ne restano fuori 1.100, ma la volontà di assumerli tutti è stata espressa da mesi, ben prima dell’indizione delle elezioni».
Per Succurro si tratta di un percorso già tracciato, non di una promessa elettorale. «Noi andiamo avanti a testa alta e non ci lasciamo intimorire da alcuno», conclude la presidente della Provincia, ribadendo la propria posizione.