Fi, Toti verso la scissione con il plauso di 226 calabresi e dei fratelli Gentile: ecco chi c’era

VIDEO | Pienone per l'iniziativa del governatore della Liguria alla quale hanno preso parte tantissimi amministratori. Il messaggio a Berlusconi è chiaro: primarie e azzeramento dei coordinamenti territoriali. Piero Aiello soddisfatto: «Un percorso nuovo finalmente inclusivo e plurale»

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di Riccardo Tripepi
6 luglio 2019
17:50
L’incontro di Toti a Roma
L’incontro di Toti a Roma

Al teatro Brancaccio di Roma è buona la prima. Oltre 2mila persone, i posti a disposizione erano soltanto 1500, per la convention di Giovanni Toti che ha tenuto a battesimo il suo movimento politico.

Nonostante i tentativi di bloccare la manifestazione arrivati da Silvio Berlusconi fino all’ultimo istante, Toti ha tirato dritto per la sua strada annunciando “la rivoluzione d’ottobre” con primarie aperte e nuove regole per Forza Italia. Altrimenti il solco è pronto e la scissione sarà servita per proseguire il cammino verso le sponde vincenti della Lega di Matteo Salvini.


«Occorre arrestare il declino di questo centrodestra che ha vinto tutto ma sui muscoli della Lega – ha detto – oggi qui ci sono tante persone con la tessera di Fi o che l’hanno abbandonata, ex iscritti del Pdl e i giovani delle liste civiche, segno evidente che possiamo metterci insieme per dare un nuovo futuro al partito con un movimento dal basso».

 

L’ex direttore di Studio Aperto ha poi glissato sulle domande relative alle divergenze con Silvio Berlusconi. «Non ho idea se Berlusconi sia felice o meno per questa iniziativa, ci siamo confrontati a lungo e lui ha aperto a un cambiamento importante». Insomma i Toti boys aspettano adesso i fatti concreti anche se si comportano già da soggetto politico autonomo. «Quando parlo di primarie – ha detto Toti – non parlo di primarie di Fi, ma primarie aperte a tutti coloro che vorranno partecipare. Quello che è chiaro è che se Fi non farà qualcosa scomparirà e io le primarie le farò con chiunque voglia partecipare».

Corollario del ragionamento di Toti è l’azzeramento di tutti coordinamenti territoriali per farli diventare elettivi. Musica per i 226 calabresi arrivati a Roma con pullman e mezzi propri. Tra i big i fratelli Pino e Tonino Gentile, l’ex senatore Piero Aiello, Baldo Esposito, Alfonsino Grillo, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni, il consigliere comunale di Catanzaro Antonio Angotti, il consigliere comunale di Crotone Massimiliano Bianchi, gli assessori del Comune di Catanzaro Russo e Lobello e una pletora di amministratori locali.

«Dopo le migliaia di voti che abbiamo portato a Forza Italia in occasione delle ultime elezioni – spiega Marco Polimeni – per la prima volta viene riconosciuto il nostro ruolo e siamo invitati a una grande manifestazione. Conserviamo però il ruolo di osservatori del percorso avviato da Toti».

Grande soddisfazione anche per Piero Aiello: «È una grande giornata – ha detto – abbiamo assistito a una manifestazione inclusiva e plurale, mentre in Calabria siamo abituati a comportamenti esclusivi e singolari». Il messaggio per l’attuale coordinamento regionale di Fi è chiarissimo, dunque. «Cambierà il metodo per quello che dice Toti e noi aspettiamo. Il metodo cambierà in tutta Italia dando finalmente spazio alla democrazia. E’ ovvio dunque che seguiremo con grande attenzione il percorso avviato oggi a Roma».

La scissione, insomma, si avvicina e anche se i “totiani” di Calabria mantengono l’atteggiamento prudente degli “osservatori”, la sensazione è che indietro non si torni più.

Giornalista
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