Nelle analisi dei rispettivi programmi elettorali, diversi punti in comune come argomento ma con proposte diverse. Antonello Avena, Carmen Gaudiano e Giampaolo Iacobini a confronto
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I tre candidati a sindaco a Cassano All'Ionio: Antonello Avena, Carmen Gaudiano e Giampaolo Iacobini
Ormai mancano poche all’apertura delle urne per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale a Cassano All’Ionio. Abbiamo voluto creare un confronto testuale tra i tre candidati a sindaco Antonello Avena, Carmen Gaudiano e Giampaolo Iacobini a cui sono state rivolte, sulla scorta dei rispettivi programmi elettorali, quattro domande su tematiche di interesse comune. Una adesione pronta e disponibile da parte degli interessati disponibili a condividere l’idea che ci auguriamo possa essere strumento utile circa gli interrogativi sottoposti.
Valorizzazione del territorio e turismo. Quali azioni specifiche intende promuovere per rilanciare il turismo nella zona di Sibari e per valorizzare il patrimonio archeologico, culturale e ambientale del territorio comunale?
Antonello Avena: «La nostra idea di rilancio turistico parte da una visione chiara: Sibari e l’intero territorio comunale devono smettere di essere una risorsa potenziale e diventare finalmente un motore attivo di sviluppo. Per farlo serve una strategia concreta, fondata su accessibilità, integrazione e promozione. Rafforzeremo i collegamenti verso l’area archeologica, renderemo più fruibile e attrattivo il Parco di Sibari e costruiremo un sistema culturale integrato che colleghi i siti storici, il Museo, le Grotte, la Cattedrale, il Santuario della Madonna della Catena, le Terme e tutte le realtà locali. Promuoveremo un turismo esperienziale che unisca la scoperta del patrimonio archeologico alla valorizzazione dell’enogastronomia, del paesaggio e delle tradizioni del territorio. Particolare attenzione sarà rivolta al turismo balneare, a partire dal Villaggio di Marina, che vanta uno splendido mare ma che, per diventare davvero competitivo, deve poter offrire servizi adeguati. Fra le primissime priorità ci sarà l’approvazione di un nuovo Piano Spiagge per garantire l’allestimento di lidi attrezzati e accessibili, accanto alla risoluzione definitiva della vergognosa carenza di acqua potabile nelle abitazioni, che ancora oggi penalizza residenti e villeggianti. Non servono eventi spot, ma un piano coordinato tra pubblico e privato, un marchio territoriale forte e una programmazione stabile. Solo così Cassano potrà diventare una vera destinazione, e non più una semplice tappa occasionale di quelle solite settimane di agosto».
Carmen Gaudiano: «Cassano All’Ionio ha un patrimonio unico: dal Parco Archeologico di Sibari alle Grotte di Sant’Angelo, dal centro storico alla Riserva della Foce del Crati, fino alle Terme Sibarite. Non servono promesse, ma la volontà di continuare ciò che abbiamo già iniziato. Abbiamo investito in eventi culturali, marketing territoriale, sportelli informativi e portali turistici come Infosybaris. Vogliamo consolidare la destagionalizzazione del turismo, puntando su: Turismo culturale e scolastico (percorsi archeologici e storici), Turismo religioso (valorizzando la rete dei beni ecclesiastici), Turismo della salute e del benessere (rilancio delle Terme Sibarite), Turismo enogastronomico e naturalistico, in sinergia con le aziende agricole del territorio. Il nostro obiettivo è un “modello Sibari” che sia traino per tutta la Calabria».
Giampaolo Iacobini: «Il nostro territorio è ricco di risorse naturali di pregio che da sole, però, non bastano. Per un turismo di qualità sono necessari servizi che oggi mancano, dai collegamenti interni praticamente inesistenti all’offerta di visite guidate organizzate, dall’assistenza ai turisti all’apertura e fruizione di tutti i siti di interesse culturale alla loro messa in rete, magari attraverso la creazione del biglietto unico. La nostra è e dovrà essere sempre più la città del mare, con le sue meravigliose coste, ma anche quella dei percorsi naturalistici tra pietra del Castello e pietra di San Marco, del parco fluviale dell’Eiano, della foce naturalistica del Crati, del parco e del museo archeologico di Sibari. E ancora, la città delle terme, la città dell’acqua e della pietra, con le grotte di sant’Angelo e le Terme Sibarite che possono e devono diventare anche marchio distintivo di una comunità che punta a promuovere i propri tesori, perno di un’azione di promozione sin qui mai concretamente avviata e di cui vi è invece necessità per far sì che a livello anche internazionale il territorio possa essere sempre più conosciuto e apprezzato. A supporto di ciò occorrerà mettere in campo un’adeguata programmazione di eventi ed attività, volti a favorire ad esempio la rinascita del centro storico ed un suo sempre più forte abbraccio col litorale, oltre alla definizione di tutti gli strumenti urbanistici, come il Piano Spiaggia, capaci di dare certezze agli imprenditori e di favorire la crescita economica e sociale».
Occupazione e sviluppo economico. Quali strategie adotterà per combattere la disoccupazione giovanile e incentivare la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali locali?
Antonello Avena: «Cassano ha bisogno di ripartire dal lavoro, soprattutto per i giovani, che troppo spesso sono costretti ad andare via. Per combattere la disoccupazione e rilanciare l’economia locale, vogliamo costruire un ecosistema favorevole all’impresa, alla formazione e all’innovazione. Istituiremo uno “Sportello Unico Lavoro e Impresa” che affianchi concretamente chi vuole avviare un’attività, facilitando l’accesso a incentivi, fondi europei, defiscalizzazioni e contributi a fondo perduto. Il nostro Comune dovrà diventare un alleato degli imprenditori, non un ostacolo burocratico. Per questo semplificheremo le procedure, ma soprattutto cambieremo approccio: meno esternalizzazioni e più coinvolgimento diretto delle energie locali. Favoriremo la nascita di cooperative giovanili per la gestione dei servizi comunali e dei beni comuni, puntando su legalità, qualità e lavoro dignitoso».
Carmen Gaudiano: «Il lavoro si crea con la progettazione vera, non con gli slogan. Vogliamo potenziare: le aree PIP per attrarre investimenti produttivi e commerciali - incentivare i giovani imprenditori con percorsi di accompagnamento e formazione, sfruttando fondi europei e PNRR - realizzare un Piano Agricolo Comunale serio, a sostegno degli agricoltori - creare spazi di coworking per start-up e professionisti - sostenere il turismo come volano occupazionale, attraverso politiche mirate al rilancio della costa, dei laghi di Sibari, del centro storico e delle strutture ricettive - attivare sportelli comunali per il lavoro che orientino e supportino i cittadini. Abbiamo già investito su infrastrutture, viabilità, rigenerazione urbana e banda larga. Continueremo a progettare per creare sviluppo vero, non assistenzialismo».
Giampaolo Iacobini: «Il Comune, più in generale la pubblica amministrazione, deve creare e favorire le condizioni per l’insediamento e lo svolgimento delle attività produttive. Un po' complicato farlo in una zona in cui il Piano Spiaggia non è stato ancora adottato, il Psa attende di essere deliberato in via definitiva, una zona Pip non è mai esistita, una piattaforma logistica non è mai stata neppure immaginata, nonostante il fiorire di aziende artigianali e agricole che, loro malgrado, per poter operare ed espandersi sono costrette ad emigrare nei centri vicini, con tutto ciò che ne consegue in termini di impoverimento del territorio. È arrivato il momento di un’inversione di tendenza, di una svolta che consenta di mettere al centro dell’agire amministrativo non soltanto le opere pubbliche e di affiancare ad esse altre prospettive di sviluppo, fondate sulla valorizzazione e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali e immateriali di cui la città è ricca».
Servizi e inclusione territoriale. Come pensa di garantire servizi pubblici efficienti (trasporti, sanità, istruzione, sicurezza) anche nelle frazioni e nei centri più periferici del Comune?
Antonello Avena: «Vogliamo un Comune che garantisca gli stessi diritti a chi vive a Cassano centro come a chi abita nelle frazioni o nei centri più isolati: basta con le periferizzazioni. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. La nostra idea di amministrazione si fonda sulla presenza capillare dei servizi pubblici e sulla capacità di ascolto delle esigenze territoriali. Riorganizzeremo la rete dei trasporti locali per garantire collegamenti frequenti, affidabili e accessibili, in particolare per studenti, anziani e persone senza mezzi propri. In ambito sanitario, ci impegneremo per l’attivazione di ambulatori mobili e per il potenziamento dell’assistenza domiciliare sociosanitaria. Rafforzeremo l’offerta scolastica e il diritto allo studio, valorizzando le scuole come presìdi educativi e civici, soprattutto nelle frazioni. Sul piano organizzativo, ripristineremo un autentico decentramento amministrativo, con la riattivazione a pieno regime dei presìdi comunali nelle frazioni e l’istituzione di un “Ufficio Relazioni con il Territorio”, in grado di raccogliere e gestire in tempo reale segnalazioni, bisogni e interventi. La sicurezza, infine, passa anche da una presenza più visibile della polizia locale, ma soprattutto da una comunità viva, coesa e curata. La vera sicurezza nasce dall’inclusione, dal presidio quotidiano e dall’attenzione costante».
Carmen Gaudiano: «“Chi vive nelle contrade e nelle frazioni ha diritto agli stessi servizi di chi vive al centro”. Questo non è uno slogan: è il principio guida del nostro programma. Abbiamo già dimostrato che è possibile. In questi anni abbiamo esteso il porta a porta, realizzato nuove reti fognarie, migliorato la pubblica illuminazione e riasfaltato strade che per anni erano rimaste dimenticate. Abbiamo ristrutturato scuole, realizzato nuove palestre, realizzato asili nido a Cassano e a Sibari. E continueremo su questa strada. Per il futuro, il nostro impegno sarà ancora più incisivo: Trasporti: lavoreremo per creare un sistema di collegamento interno efficiente, con navette comunali che uniscano frazioni, stazioni, scuole e servizi essenziali. Non si può parlare di turismo se non si può nemmeno arrivare ai luoghi strategici del territorio. Sanità: aumenteremo la pressione nei confronti della Regione per potenziare l’offerta specialistica pubblica. Difenderemo con forza la presenza della postazione del 118 a Sibari. Lavoreremo per portare ambulatori territoriali mobili nelle zone più lontane e continuerò a fare, da medico, ciò che ho sempre fatto: aiutare chi ha bisogno. Istruzione: abbiamo realizzato una vera e propria rivoluzione dell’edilizia scolastica in tutto il Comune, da via Siena a Lattughelle, da Doria a Lauropoli. Continueremo a investire per garantire scuole sicure, moderne, inclusive, in ogni quartiere. Sicurezza: rafforzeremo la collaborazione con le forze dell’ordine, promuoveremo l’illuminazione intelligente nei quartieri meno serviti e rilanceremo la videosorveglianza urbana, integrandola con sistemi di allerta smart, per proteggere cittadini, attività e spazi pubblici. Per noi non esistono periferie, esistono persone, famiglie, comunità. E ogni comunità ha il diritto di sentirsi parte viva di una città che cresce tutta insieme, dal monte al mare».
Giampaolo Iacombini: «Si tratta di ambiti delicati, nei quali le competenze sono per lo più in capo ad altri enti, quali ad esempio la Regione. Da questo punto di vista, è ben presente la necessità di avviare un confronto istituzionale franco e libero, senza pregiudizi né atteggiamenti di comodo, che consenta alla comunità di poter vedere garantiti appieno diritti fondamentali. Sanità e salute anzitutto, ed in questo caso, oltre alla riorganizzazione dei servizi di base, sarà indispensabile promuovere un’indagine epidemiologica sulle possibili cause delle patologie tumorali diffuse sul territorio: negli anni non solo sono stati spesi per altro i fondi ottenuti per il ristoro dei danni di immagine derivanti dallo stoccaggio illecito di ferriti di zinco, ma neppure hanno trovato mai attuazione le previsioni al riguardo inserite nei programmi elettorali dell’amministrazione comunale in carica, nelle tornate del 2016 e del 2019. Anche sulla mancanza di collegamenti, che rappresenta uno dei principali motivi della disgregazione sociale e territoriale, sarà necessario intervenire attraverso una radicale revisione della pianificazione, per garantire una maggiore efficienza del servizio che in molte aree, si pensi alle popolose contrade rurali, è del tutto assente».
Proposte libere e messaggio ai cittadini. Ha delle proposte particolari che vorrebbe evidenziare? Vuole rivolgere un messaggio diretto alla cittadinanza?
Antonello Avena: «La priorità, prima ancora delle opere e dei progetti, è avviare un vero processo culturale che porti al ripristino dei valori democratici, oggi profondamente compromessi. Dobbiamo lavorare per ricostruire un senso di comunità, per ricucire un tessuto sociale lacerato da anni di gestione autoritaria, personalistica e divisiva. Occorre rimettere al centro la persona, l’uomo, con i suoi diritti, i suoi bisogni, la sua dignità. Il nostro Comune deve tornare a essere una casa aperta, non un palazzo chiuso e autoreferenziale. Vogliamo un’amministrazione che ascolta, che coinvolge, che serve, non che comanda. Un Comune che agisce con trasparenza, misura e rispetto. Che non usa il potere per costruire consenso, ma per generare equità. Per questo riorienteremo le priorità dell’azione amministrativa verso i bisogni reali delle persone, e non verso interessi di parte o logiche di appartenenza. La rivoluzione gentile è esattamente questo: un cambio di passo radicale nei contenuti e nei metodi».
Carmen Gaudiano: «La mia proposta è semplice: rimettere al centro le persone. Non ho mai usato la politica per ottenere vantaggi personali. Io sono Carmen. Una donna, una neurologa, una persona che conosce il dolore e la forza della gente. Mi sono sempre impegnata per servire la mia comunità, improntando la mia azione politica alla realizzazione di progetti tesi al miglioramento delle condizioni di vita dei miei concittadini. Sono sempre stata per la gente e tra la gente, mettendo a disposizione tutta me stessa, sia dal punto di vista amministrativo, che professionale. Ho ascoltato, aiutato e camminato in ogni quartiere, casa per casa, ascoltando storie vere. Cassano merita un futuro fatto di rispetto, onestà e concretezza. Il nostro progetto porta dentro di sé, non a caso, un principio forte: l’amore e la cura per Cassano. È un atto d’amore per questa terra e per ogni persona che la abita».
Giampaolo Iacobini: «Ai cittadini rivolgo l’invito ad un voto libero e consapevole, a recarsi alle urne scevri da condizionamenti e influenze, a scegliere per un cambiamento che è anche rinnovamento di cuori e menti, premessa per lo sviluppo di sensibilità e visioni nuove, che consentano di riportare al centro dell’agire amministrativo la persona e le sue esigenze, i suoi bisogni, i suoi sogni. Un ciclo si chiude, un altro se ne apre. È il tempo di scrivere pagine nuove. Se non ora, quando?».