La segretaria del Pd visita i terreni gestiti da Libera a Oppido Mamertina: «Lo Stato deve fare di più e investire in formazione nelle scuole, la mafia si sconfigge con la cultura»
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Uno sprazzo di luce per dare coraggio e non farsi sopraffare dalle tenebre nella battaglia contro il male. Oggi, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, accompagnata dal segretario regionale Pd, Nicola Irto, ha fatto visita alla cooperativa Valle del Marro – Libera Terra.
Erano presenti Giuseppe Falcomatà, sindaco città metropolitana, il capogruppo consiglio regionale Mimmo Bevacqua, il consigliere regionale Giovanni Muraca, il segretario provinciale Peppe Panetta, il sindaco di Oppido Giuseppe Morizzi.
All’incontro sono intervenuti anche molti ragazzi che hanno partecipato al campo di studio sui beni confiscati "Liberi di estate" e il presidente dell'associazione Valle del Marro - Libera Terra, Domenico Fazzari.

L’incontro è avvenuto sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta in Contrada Baronello, a Castellace (frazione di Oppido Mamertina), gestiti dalla cooperativa. L’odore acre di fumo ancora persiste nell’aria a pochi giorni dai ripetuti gravi atti incendiari che hanno carbonizzato gli ulivi. La natura devastata, inerme, annerita, resta testimone di un atto orribile.
Quello odierno è un segno di solidarietà e sostegno, alla realtà attiva da oltre 21 anni nella Piana di Gioia Tauro, per promuovere legalità democratica e inclusione socio-lavorativa sui terreni confiscati alle cosche mafiose. Una narrazione positiva della Calabria, un’alternativa non gradita dalla criminalità che contro la cooperativa sta mettendo in atto un’autentica strategia intimidatoria.
Schlein: «Serve più tutela da parte dello Stato»
«Serve un lavoro di prevenzione. Siamo qui con i ragazzi di Libera che fanno la loro parte venendo a lavorare su terreni confiscati alla mafia. Però, ci vuole più impegno dello Stato per la tutela dei beni confiscati. È giusto che questi beni vengano restituiti alla collettività, se manca questo passaggio c'è il rischio che queste terre si sentano abbandonate. Questa cooperativa è stata attaccata ben cinque volte nell'ultimo periodo, perché dà fastidio alle mafie che ci sia chi riutilizza a fini sociali i beni confiscati per creare nuova vita, nuova opportunità, diritto a restare. Siamo venuti a portare la nostra solidarietà e il nostro supporto a questi percorsi. Serve di più da parte dello Stato, più finanziamenti ai comuni, perché da soli fanno fatica, poiché non hanno le risorse. Bisogna aumentare la formazione di legalità all'interno delle scuole, perché la mafia si sconfigge dalla cultura, di cui ha una grande paura, paura del pensiero libero, paura del pensiero critico. È un nostro dovere non lasciare un centimetro alla ricattabilità. Quando vai a tagliare il sociale, quando vai a tagliare la sanità pubblica, quando rendi il lavoro precario, crei terreno fertile per la mafia che può far fiorire i suoi interessi».
Quindi le parole del presidente Cooperativa Valle del Marro - Libera Terra, Domenico Fazzari: «La cooperativa nasce da giovani che desiderano rimanere nella propria terra per provare a cambiare un tipo di cultura purtroppo radicato sul territorio. Quando abbiamo iniziato avevamo messo in conto anche questo. Non sono le cose che ci stravolgono. Sapevamo che avremmo dato fastidio. Negli anni ci sono stati tanti attentati, incendi, furti. Fondamentale è non mollare. Come fondamentale è avere risposte chiare dalla politica, che sia attenta e che non abbassi la guardia».
Il sindaco di Oppido Mamertina, Giuseppe Morizzi ha infine dichiarato: «Contenti di avere la presenza importante dello Stato, insieme a tutte le istituzioni qui presenti, a dimostrare che questo è un territorio che vuole rialzare la testa e vuole riscattarsi.
Noi stiamo lavorando con tutte le forze per ragionare in termini di legalità, per vivere in un paese civile che aiuta gli ultimi, che dia una possibilità ai nostri giovani di poter vivere in questo territorio e trascorrervi il proprio futuro».