Il primo cittadino lascia dopo la denuncia del consigliere Ioppoli che lo ha accusato di aggressione: «Chiedo perdono alla città, le istituzioni devono essere esempio di equilibrio»
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Più delle polemiche e della politica poté una scazzottata. Dopo la denuncia del consigliere Ioppoli («Voce mi ha preso a pugni») arrivano le dimissioni del sindaco di Crotone Vincenzo Voce. Con una nota stringata che annuncia un terremoto, questo sì politico, nell’amministrazione comunale. «Non è mia intenzione – esordisce Voce – alimentare polemiche dopo quanto accaduto ieri sera né cercare giustificazioni di sorta. Esprimo pubblicamente le mie più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città».
Le parole, però, specifica il sindaco «non bastano» e «occorre il gesto. Ritengo doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale. Le istituzioni devono essere sempre esempio di equilibrio e rispetto, valori che oggi intendo riaffermare presentando le mie dimissioni».
Voce chiude con l’auspicio «che questo gesto restituisca un clima di serenità politico – amministrativa di cui la città in questo delicato momento ha bisogno».
L’aggressione di Voce a Ioppoli
La decisione arriva a poche ore dalla bufera politica che lo ha investito dopo l'increscioso episodio avvenuto nella serata di ieri quando, nel corso di una riunione con alcuni consiglieri della sua maggioranza, Voce ha avuto un'accesa discussione con il consigliere Vincenzo Ioppoli poi degenerata in vera e propria violenza fisica, con il sindaco che avrebbe assestato calci e pugni al consigliere. Circostanza denunciata all'alba di oggi dallo stesso consigliere che ha poi annunciato di aver dato mandato al suo legale per sporgere querela contro Voce.
Voce ha 20 giorni di tempo prima dello scioglimento del consiglio
Dopo aver rassegnato oggi le dimissioni, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha 20 giorni di tempo prima che diventino efficaci e irrevocabili. Entro questo termine, infatti, il sindaco può revocare le dimissioni. Trascorso questo periodo, si procede quindi allo scioglimento del Consiglio comunale e all'avvio delle procedure per nuove elezioni.
Voce è stato eletto sindaco di Crotone il 7 ottobre 2020 sostenuto da quattro liste civiche, tra le quali “Tesoro Calabria” che all'epoca faceva capo a Carlo Tansi e con la quale, quello stesso anno, si candidò anche alle elezioni regionali senza, tuttavia, risultare eletto. Alle comunali di Crotone, invece, vince il primo turno e poi il ballottaggio con il 63,9 per cento dei consensi contro il candidato della coalizione di centrodestra Antonio Manica, esponente di Forza Italia. Partito al quale Voce si avvicina via via nel corso degli anni, tanto che alle recenti elezioni regionali sostiene apertamente la candidatura di Roberto Occhiuto e del presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, vice coordinatore calabrese di Forza Italia, ora eletto consigliere regionale.
Voce, comunque, non aderisce ufficialmente al partito azzurro e annuncia di non voler rinunciare alla sua matrice civica tanto che, dopo aver archiviato definitivamente la stagione di Tansi, fonda un nuovo movimento, "Crescere”, con il quale avvia la marcia verso il secondo mandato di sindaco. Una marcia che ora potrebbe essere giunta anzitempo al capolinea.


