In Calabria aumentano i dializzati: «Su cura e prevenzione la Regione latita»

VIDEO | Questa la denuncia dell’Aned, l’associazione emodializzati, dialisi e trapianto. Tanti i progetti ancora bloccati che potrebbero invece risolvere alcune delle tante criticità vissute dai pazienti calabresi 

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di Daniela  Amatruda
23 luglio 2020
08:50

I pazienti con problemi renali e la vita media della popolazione nefrodialitica calabrese sono in costante e rilevante aumento. Negli ultimi 15 anni l’età media dei dializzati è aumentata del 10% da 60 a 66 anni, mentre nei trapiantati del +25%: da 43 a 54 anni.   Da rilevazione Aned 2020, i dati dei pazienti calabresi in dialisi sono oggi nettamente peggiorati con un 59% di dializzati in età geriatrica.

 


L’Aned chiede dunque maggiore attenzione verso la prevenzione della malattia renale cronica «a partire dalla dotazione di personale medico, infermieristico e ausiliario, - ha detto il responsabile nazionale prevenzione Aned, Pasquale Scarmozzino - dalla istituzione di ambulatori dedicati alla pre-dialisi, all’aumento di posti letto di nefrologia negli hub». 

 

Scarmozzino ha anche chiesto un incontro con il dirigente del dipartimento salute della Regione Francesco Bevere per chiedere lo sblocco di alcuni progetti, ma l’incontro è stato rinviato a data da destinarsi: «Per la cura e la prevenzione delle malattie renali – ha detto –  la Regione Calabria è latitante. Credo sia un’offesa per i malati perché si tratta di progetti realizzati dal dr Pellegrino Mancini del Centro regionale trapianti e riguardano l’accesso veloce in lista trapianti e la gestione delle fistole, ma ancora non sono stati portati alla firma del commissario Cotticelli e sono trascorsi già sei mesi». 

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