Coronavirus Cetraro, non processati centinaia di tamponi: l’allarme del sindaco

Negli ultimi tre giorni nel Tirreno cosentino un solo nuovo caso di contagio, ma da otto giorni a Cetraro si attende l'esito di tantissimi test

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di Francesca  Lagatta
11 novembre 2020
15:25

Il sistema di tracciamento dei contagi dell'Asp di Cosenza è fuori controllo. Almeno è questo che traspare dalle lamentele degli amministratori locali e dagli stessi cittadini, che ormai da diversi giorni sono in attesa degli esisiti dei test di centinaia di tamponi

«Sono passati 8 giorni da quando il Dipartimento Prevenzione ha sottoposto a tampone ragazze e ragazzi nella nostra città - scrive in una nota l'amministrazione comunale di Cetraro - . Dell’esito di quei tamponi non c’è neanche l’ombra. Abbiamo sollecitato il Dipartimento Prevenzione ed abbiamo chiesto di sapere che fine abbiano fatto quei tamponi. A quelle famiglie che giustamente continuano a telefonare chiediamo scusa, anche se la competenza in materia non è da attribuire al Comune».


 

Cittadini disorientati

Oltre a gettare nello sconforto decine di famiglie, già provate da mesi di pandemia e crisi economica, la mancanza degli esiti dei tamponi sta facendo progressivamente allentare la tensione nei cittadini, i quali si convincono erroneamente che l'esiguo numero dei contagiati riportato nei bollettini ufficiali corrisponda effettivamente il numero reale. 

 

«Abbiamo fatto il possibile per ottenere quell’attività di screening e stiamo facendo il possibile per contenere la curva del contagio - si legge ancora nella nota -. Il virus circola senza sosta ed è nostro compito tutelarci evitando assembramenti, evitando il contatto diretto se non necessario. Collaboriamo tutti e rendiamo immune questa nostra comunità con il rispetto delle regole».

 

Il caos nel caos

La mancata comunicazione degli esiti dei tamponi da parte dell'Asp di Cosenza sarebbe la conseguenza di uno spropositato aumento di contagi che ha costretto gli incaricati ad allargare le indagini epidemiologiche e tracciare tutti i potenziali nuovi casi.

 

Si tratterebbe di una fitta rete di cittadini difficilmente gestibile da pochi operatori, che oltretutto starebbero fronteggiando anche un'altra emergenza: poche scorte di tamponi e reagenti. Tale situazione starebbe costringendo i cittadini a rivolgersi a studi privati per sottoporsi al test molecolare, ma questi non sarebbero tenuti a comunicare eventuali positività riscontrate agli uffici pubblici.

 

Così accade, ad esempio, che nel Tirreno cosentino, un vasto teritorio da quasi centomila abitanti, negli ultimi tre giorni i bollettini Asp abbiano riportato un solo nuovo contagio.

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