Esperti a confronto

Unical, con un flash mob per l’allattamento al seno si chiude il Convegno nazionale di Neonatologia

VIDEO | Palloncini bianchi e celesti lanciati verso il cielo hanno chiuso la seconda e ultima giornata della settima edizione. Il simposio ha dedicato un focus alla proposta della terapia intensiva allargata

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di Rossella  Galati
12 ottobre 2024
22:59

Palloncini bianchi e celesti lanciati verso il cielo per promuovere l'allattamento al seno. Il flash mob nell'ambito della seconda e ultima giornata della VII edizione del Convegno Nazionale di Neonatologia città di Alarico all'Università della Calabria, sotto la direzione scientifica di Gianfranco Scarpelli e Mariella Lucente, è servito per sottolineare una pratica importantissima per la salute delle mamme e dei bambini alla quale è dedicato il mese di ottobre: «Il latte materno fa molto bene al neonato a breve, a medio e a lungo termine - spiega Massimo Agosti, docente Università di Varese e prossimo presidente della Società Italiana di neonatologia -. A breve perché lo protegge da infezioni, a medio e lungo termine perché lo può proteggere da alcune malattie che noi chiamiamo non trasmissibili, per esempio il sovrappeso, l'obesità, il diabete, le malattie metaboliche. Ma sembra anche da alcuni studi che dovranno essere confermati, che può proteggere anche da malattie croniche degenerative. Non solo, non dimentichiamo che dà vantaggi anche alla mamma perché allattare al seno aiuta a non avere la sfortuna di poter contrarre alcune malattie anche tumorali molto rilevanti. Infine fa bene anche al pianeta perché allattare al seno è green perché non consuma niente di potenzialmente inquinabile».

La banca del latte di Cosenza 

Un bene prezioso dunque il latte materno che in Calabria viene garantito anche ai neonati prematuri grazie all'unica banca regionale del latte umano donato Galatea di Cosenza, nata nel 2007 e diretta dalla neonatologa Maria Pia Galasso che spiega: «Tutte le mamme che allattano possono donare per cui questo presuppone che in ogni punto nascita, tutti gli operatori che girano attorno a questa diade madre e figlio, devono adoperarsi ed essere formati per sostenere queste mamme e diffondere la cultura dell'allattamento e della donazione».


La proposta della Sin

Dal simposio inoltre la proposta della Società italiana di neonatologia sulla terapia intensiva neonatale allargata e sulle modalità di implementazione e organizzazione dei posti letto di terapia intensiva pediatrica: «I posti letto di terapia intensiva pediatrica, quindi dei bambini che hanno più di un mese di vita, in Italia sono estremamente pochi, alcuni territori sono addirittura scoperti - evidenzia il presidente nazionale Sin uscente, Luigi Orfeo -. Invece la rete delle terapie intensive neonatali è molto ben diffusa sul territorio. La Sin si sta spendendo proprio per fare in modo che il neonatologo possa assistere anche i bambini di età leggermente superiore a quella neonatale».

Giornalista
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