Cosenza, all’Annunziata eseguiti sei complessi interventi su neonati

Le operazioni di alta chirurgia pediatrica sono state effettuate con successo nell'ultimo trimestre su piccoli affetti da malformazioni congenite. Dimessi anche i bimbi venuti alla luce durante il lockdown con prematurità estrema

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di Salvatore Bruno
29 settembre 2020
18:40
L’ospedale dell’Annunziata di Cosenza
L’ospedale dell’Annunziata di Cosenza

Sono stati sei gli interventi di alta chirurgia pediatrica neonatale effettuati, nell’ultimo trimestre nel Dipartimento Materno Infantile dell’Annunziata di Cosenza.

Curate gravi malformazioni

I neonati affetti da gravi malformazioni – atresia esofagea, atresia duodenale, atresia anale ed esofagea associata complessa – sono stati trattati dalle equipe di chirurgia pediatrica diretta da Fawzi Shweiki e successivamente presi in cura dall’equipe di Terapia Intensiva Neonatale.


Lavoro di équipe

Il Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e dell’U.O.C. Neonatologia e TIN dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Gianfranco Scarpelli esprime, in una nota, particolare soddisfazione nell’illustrare i risultati raggiunti nell’ultimo trimestre nell’ambito del Dipartimento Materno Infantile. «Risultati importanti – dice - ottenuti grazie al lavoro sinergico di équipe, svolto in stretta collaborazione tra le Unità Operative di Neonatologia, Chirurgia Pediatrica, Ostetricia e Ginecologia. Sono stati effettuati complessi interventi chirurgici – dichiara il direttore del Dipartimento - su neonati con gravi patologie congenite: in particolare una donna di Milano, in vacanza in Calabria, ha partorito un neonato affetto da malformazione congenita, sottoposto ad intervento chirurgico con esiti ottimi e riconoscimenti da parte dei genitori, per la qualità delle cure ricevute nel nostro ospedale».

Dimessi neonati con prematurità estrema

«Eventi come questi – dichiara Scarpelli - ormai non sono più rari ed eccezionali all’Annunziata: gli interventi di alta specializzazione chirurgica sono sempre più numerosi e pongono l’hub di Cosenza tra i centri nazionali di chirurgia pediatrica». E fanno ritorno a casa, dopo circa 100 giorni di degenza, anche i sei neonati venuti alla luce, durante il lockdown, con prematurità estrema, di peso inferiore ai 700 grammi e in età gestionale inferiore alle 28 settimane.

Giornalista
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