Cosenza, all’Ao gli ispettori del Ministero. E intanto la dirigente si dimette

Dopo le polemiche sullo strano concorso, sulla base degli articoli della nostra testata, e le interrogazioni parlamentari sia di Francesco Sapia (M5s) che di Wanda Ferro (FdI) è scattata l’indagine del dicastero. Mentre il dirigente amministrativo lascia dopo tre giorni

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di Pa. Mo.
11 novembre 2019
16:13
Giuseppina Panizzoli e Silvia Cumino
Giuseppina Panizzoli e Silvia Cumino

Non si placa l’eco della nostra inchiesta sul concorso farsa all’Azienda ospedaliera di Cosenza. Dopo le interrogazioni parlamentari dei giorni scorsi da parte di Wanda Ferro (FdI) e Francesco Sapia (M5s), questa mattina gli ispettori del Ministero della Salute hanno bussato alle porte dell’Azienda per fare luce su quanto da noi denunciato.

Una situazione tutt’altro che rosea quella dell’ente guidato dal commissario Giuseppina Panizzoli, e su cui anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, vuole quindi vederci chiaro.


 

Come se ciò non bastasse, a tutto questo si aggiungono le recenti dimissioni di Silvia Cumino, nominata da poco direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera, ma “fuggita” dopo soli tre giorni dalla nomina.

Una notizia clamorosa, quest’ultima, che sarebbe da collegare (anche) all’allegra gestione delle assunzioni portata avanti dall’ente con il solito trucchetto dello scorrimento della graduatoria.

 

Questa volta però la commissaria dell’Azienda, Giuseppina Panizzoli, insieme alla dirigente del Personale Filomena Panno e all’ideatore e manovratore di tutto, Achille Gentile, si sarebbe proprio superata, assumendo ancora personale amministrativo appartenente alle categorie protette sempre con quel metodo ben rodato.

 

Ma andiamo nel dettaglio. Con delibera n. 323/2019 del 08/11/2019, utilizzando una graduatoria del 24/07/2014 provvedimento n. 550, si procedeva all’immissione in servizio del vincitore Sig.ra Maria Marino. Dopo 4 anni, con Determinazione n. 621 del 25/06/2018, a firma della dott.ssa Panno e del Direttore Generale Achille Gentile si è proceduto allo scorrimento della graduatoria con l’assunzione della Dott.ssa Mazzuca Simona. Dopo soli tre giorni, sempre a firma della dott.ssa Panno e del Direttore Generale Achille Gentile si è proceduto allo scorrimento della graduatoria con l’assunzione del Dott. Davide Vena.

Con Delibera del commissario straordinario Panizzoli n. 323 di venerdì 08/11/2019 e pubblicata nello stessa giornata, si è provveduto ad un nuovo scorrimento della graduatoria con l’assunzione della dott.ssa Laura Bruni.

Tutte le assunzioni del 2018 e del 2019 possono essere ritenute illegittime perché la le graduatorie hanno una validità di tre anni e così facendo il commissario Panizzoli viola la Legge di Bilancio 145 del 30/12/2018 e precisamente l’art. 1 co. 362 lett. b e l’art. 1 co. 361 che dispone “le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le Pa sono utilizzate esclusivamente per la copertura dei posti messi a concorso”.

 

A tutto ciò si aggiunge la spesa sanitaria per l’acquisto di farmaci e dispositivi medici milionari da impiantare a malati terminali che hanno fatto notevolmente lievitare la spesa nel corso della gestione dell’ex direttore Achille Gentile e avrebbe addirittura sforato la copertura economica esponendo l’Azienda al rischio di esosi debiti fuori bilancio.

E ancora concorsi amministrativi di dubbia legittimità per l’assunzione di categorie protette (vedi il concorso chiacchierato e farlocco dei centralinisti che da 1 dipendente da assumere sono passati a 9, del concorso che si sta svolgendo per operatori di call center o quello dell’ assunzione di un collaboratore amministrativo professionale cat. D, sempre appartenenti a categorie protette).

 

 

A questo punto sono molteplici gli interrogativi che ci poniamo (e poniamo alla Panizzoli): a distanza di 5 anni come può pensare di continuare a far scorrere la predetta graduatoria? Le poche risorse di bilancio vengono sprecate per assumere amministrativi, possibile che la commissaria non si accorga che mancano medici, para medici, attrezzature e medicinali all’Ospedale di Cosenza? Quando finirà il giochino di bandire concorsi di n. 1 figura e poi far scorrere la graduatoria per accontentare i politici di turno alla vigilia di competizioni elettorali? La commissaria è a conoscenza dei progetti milionari portati avanti dal suo predecessore e finanziati con Obiettivi di piano di cui hanno beneficiato i soliti dirigenti e funzionari? Come può un bilancio chiudere in pareggio? Cosa controllano i revisori dei conti? Sarà per questi motivi che la dott.ssa Silvia Cumino, nominata direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera, ha rinunciato all’incarico scappando dopo soli tre giorni? Quale altro scheletro è nascosto negli armadi di via S. Martino?

 

Chiediamo quindi al ministro Speranza, all’ufficio ispettivo del Ministero, al commissario Cotticelli, alla vice commissaria Crocco, al direttore del dipartimento Salute Belcastro e all’Autorità di vigilanza e anti corruzione di fare piena luce sulle procedure illegittime che si sono e si stanno perpetrando all’Azienda ospedaliera di Cosenza.

 

Pa.Mo.

 

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Giornalista
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