L’intervento

Covid, Costa: «Verso un’estate senza restrizioni, dobbiamo dare speranza ai cittadini»

Il sottosegretario è intervenuto pure in merito alle mascherine: «Le toglierei anche a scuola soprattutto durante le ore di lezione». E sui vaccini: «Ipotesi richiamo annuale»

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di Redazione
18 aprile 2022
20:02

«Dobbiamo lanciare dei messaggi di fiducia e di speranza ai cittadini. E io credo che ci sono le condizioni per un'estate senza restrizioni. Questo sicuramente è un obiettivo raggiungibile», guardando anche al miglioramento dei dati sull'epidemia da Covid-19. Così all'Ansa il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa sottolineando che «dopo due anni di regole e restrizioni, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del Governo, è giusto dare in questo momento messaggi positivi ed è giusto dire che ci sono le condizioni per un'estate senza nessun tipo di restrizioni».

Mascherine

«Per quanto mi riguarda le mascherine le toglierei anche a scuola soprattutto durante le ore di lezione, i bambini sono seduti al loro posto, penso che oggettivamente anche per loro si possa valutare di non metterle. Questa è la mia posizione, la posizione di Noi con L'Italia», aggiunge il sottosegretario Costa. E sul Green pass: «I criteri sono sempre quelli. Di fatto c'è sempre. La differenza - dice Costa - è che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno. Non è che sparisce, semplicemente non viene più richiesto e non viene più utilizzato. Così come peraltro la struttura commissariale. Non c'è più il commissario straordinario ma c'è sempre una struttura pronta per l'evenienza».


Vaccini

Fragili, over 80 e residenti delle Rsa. «A oggi ci fermiamo qui» per il secondo richiamo (o 4/ dose). «Altra ipotesi, ma attendiamo quelle che saranno le indicazioni della comunità scientifica, è pensare che ci possa essere un richiamo annuale un pochino più generalizzato anche perché io onestamente sono un po' contrario a parlare di quarte o quinte dosi. Io parlerei più di richiamo anche perché, chi ogni anno fa il vaccino antinfluenzale, dopo 20 anni non è che arriva alla 20/a dose, ogni anno fa un richiamo». «Speriamo - aggiunge - di arrivare a un vaccino unico che abbia sia l'antinfluenzale che l'anti-Covid e confidiamo che la scienza ci metta a disposizione questo strumento, l'obiettivo è quello di arrivare a una situazione di convivenza con il virus e a un richiamo annuale. Questo è l'obiettivo al quale la scienza sta lavorando».

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