Sale a 0,90 l'Rt nazionale in questa settimana secondo la bozza elaborata dall'Istituto Superiore di Sanità relativa al monitoraggio dei dati sui contagi relativi al periodo 14- 20 dicembre. La scora settimana l'Rt si era attestato a 0,86 confermando la ripresa della crescita (quindici giorni fa era a 0,82).

Nella maggior parte delle Regioni e nelle province autonome resta un impatto elevato della epidemia, in particolare dovuto ad un sovraccarico dei servizi assistenziali. 13 Regioni e Province autonome avevano superato almeno una soglia critica in area medica o in terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva supera ancora le soglie critiche. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.003 (15/12/2020) a 2.731 (21/12/2020), diminuiti anche i ricoveri in area medica, da 27.342 (15/12/2020) a 25.145 (21/12/2020).

5 Regioni (Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto) sono classificate a rischio alto. Dodici Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato, di cui 4 (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d'Aosta) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità. Quattro Regioni sono classificate a rischio basso.

Il Veneto con un indice di trasmissibilità Rt puntuale a 1,11 e il Molise a 1,02 sono le due sole regioni che hanno superato il valore soglia di 1. Anche la scorsa settimana erano le stesse due regioni con i valori nazionali più alti: Molise (1.48) e Veneto (1.01). Le restanti sono tutte sotto il valore soglia di 1. Il valore più basso è in Campania a 0,65.

Questo è il quadro regione per regione. Abruzzo 0.70, Basilicata 0.69, Calabria 0.80, Campania 0.65, Emilia Romagna 0.82, Friuli Venezia Giulia 0.78, Lazio 0.96, Liguria 0.82, Lombardia 0.92, Marche 0.81, Molise 1.02, Provincia autonoma Bolzano 0.71, Piemonte 0.69, Provincia autonoma di Trento 0.68, Puglia 0.88, Sardegna 0.74, Sicilia 0.74, Toscana 0.70, Umbria 0.76, Valle d'Aosta 0.68, Veneto 1.11.