Emergenza pandemia

Covid, ricoveri quasi solo tra chi non ha fatto il vaccino: «Il 98% degli immunizzati non corre rischi seri»

VIDEO | Il primario dell'unità di Terapia Intensiva al policlinico universitario di Catanzaro Federico Longhini: «Vaccinarsi è l'unico modo per evitare ospedalizzazioni e ancora morti a settembre e ottobre»

di Luana  Costa
3 agosto 2021
16:34

«Rispetto allo scorso anno di questo periodo, forse avevamo qualche paziente in meno» specifica il primario del reparto di Malattie Infettive dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, Lucio Cosco, che esamina il grado di occupazione dei posti letto per i pazienti affetti da Covid 19. Secondo i dati del report realizzato da Agenas, i reparti di area medica così come le terapie intensive in Calabria hanno una percentuale di occupazione rispettivamente del 9% e del 3%

La quarta ondata

In lieve aumento ma i ricoveri restano per ora sotto controllo. «Quest'anno stiamo già assistendo ad una quarta ondata, anticipata rispetto alla seconda ondata dello stesso periodo dell'anno scorso che ha avuto avvio a settembre» specifica il professor Federico Longhini, primario dell'unità di Terapia Intensiva al policlinico universitario. La nuova fase beneficia però del doppio effetto prodotto dalla stagione estiva e dalla campagna vaccinale, ancora in corso. «Una ulteriore riprova, se ce ne fosse ancora bisogno, - aggiunge Lucio Cosco - dell'efficacia delle vaccinazioni. Vi sono ancora numerosi contagi ma che non coinvolgono coloro che si sono vaccinati».


Degenze

Ad occupare le degenze prevalentemente persone che hanno per ora preferito rimandare l'appuntamento vaccinale: «La condizione delle Terapie intensive a livello locale, regionale e nazionale certifica una prevalenza, per non dire quasi la totalità, di pazienti ricoverati che non hanno ancora ricevuto la dose di vaccino» conferma il professor Longhini. Uno in gravi condizioni nell'unità di Terapia intensiva del policlinico universitario e sei nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Pugliese: «Solo uno sfortunatamente si era vaccinato appena due giorni prima di ammalarsi» racconta il dottor Cosco.

Immunità a settembre

E si guarda già a settembre quando si potrebbe raggiungere l'immunità di gregge se l'andamento della campagna vaccinale resterà stabile: «Se la Calabria e la popolazione calabrese continua con motivazione potremmo riuscire a raggiungere l'80% già a inizio settembre che sarebbe un ottimo risultato nell'ottica di evitare da settembre e ottobre tantissimi ricoveri in Terapia intensiva e tanti morti che abbiamo visto lo scorso anno - precisa Longhini. Ricordo che il vaccino è l'unico strumento che oggi abbiamo non per evitare di contrarre l'infezione, non di sviluppare una malattia lieve ma per evitare al 98% che la malattia progredisca in una forma severa o critica».

Giovani più esposti

Maggiormente esposti a rischio in questa fase le fascie più giovani, raggiunte in ritardo dalla campagna vaccinale e più attive durante la stagione estiva: «Anche i più giovani non si devono sentire supereroi - raccomanda il primario della Terapia intensiva - ma devono esser consci che un ventenne può purtroppo ammalarsi e sviluppare una malattia severo-critica».

Giornalista
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