Crotone, inaugurate tre sale parto e riaperto il reparto di cardiologia

VIDEO | Nuove tecnologie per un maggiore comfort dei pazienti. L'Asp pitagorica è stata anche al centro di una ispezione ministeriale con l'obiettivo di far luce sul caso Brisinda

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di Giuseppe Laratta
27 luglio 2018
14:03

Sono state inaugurate questa mattina all'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone tre nuove sale parto nel reparto di Ostetricia, comprese di sala operatoria, e contemporaneamente è stato riaperto il reparto di Cardiologia. Continua, dunque, il lavoro dell'Asp per migliorare i servizi sanitari nel capoluogo pitagorico, con l'obiettivo di dare un maggiore comfort ai pazienti, utilizzando tutte le tecnologie più moderne.

 


Questo il leitmotiv che deve indirizzare il lavoro, come anche sottolineato dal direttore generale dell'Azienda e primario di Cardiologia Sergio Arena: «è una tappa importante per la sanità crotonese. Credo che la sostenibilità del sistema sanitario nazionale, regionale e provinciale non sia solo sugli equilibri economici di bilancio, ma sia sulla qualità e il miglioramento dei servizi: questo è ciò che ci ha indirizzato nel percorso di questi anni. Abbiamo iniziato con quei reparti che presentavano maggiori debolezze, mi riferisco alla Geriatria, Psichiatria, Pediatria; oggi tocca alle sale parto e alla Cardiologia. Piano piano riusciamo a dare lustro a tutti i reparti come l'Ortopedia, la Chirurgia, la Dialisi, Nefrologia e l'Oncologia che hanno necessità di spazi adeguati a quelle che sono le esigenze dei cittadini».

 

Arena ha rimarcato, inoltre, l'adeguamento tecnologico di entrambi i reparti presentati stamattina; specialmente in Cardiologia c'è un controllo dei pazienti tramite delle telecamere. Per le tre nuove sale parto, innanzitutto, si è voluto puntare sul comfort delle donne in toto. Per il futuro, ha dichiarato Arena, qualora dovessero esserci le risorse economiche «affronteremo un po' alla volta tutti i reparti. Nell'immediato ci sarà l'aggiudicazione dei lavori definitivi per il pronto soccorso, è una questione di giorni, e credo che lo faremo subito». Soddisfazione per l'inaugurazione delle sale parto è arrivata dal primario dell'U.o.c. di Ostetricia e Ginecologia, il dottore Giuseppe Pirillo, che ha anche spiegato le peculiarità: «era ora che arrivasse questo momento, noi ci tenevamo molto che ciò accadesse. Oggi l'inaugurazione e dal 10 agosto abbiamo già un cronoprogramma che prevede l'apertura e l'operatività delle sale parto. Sono tre stanze adeguate per travaglio e parto, annessa c'è una sala operatoria che è in via di completamento per quanto riguarda le attrezzature, ma sarà operativa in pochi giorni anche per gestire le eventuali emergenze direttamente – come deve essere fatto – sullo stesso piano e nello stesso posto dove la donna deve partorire. Prossimamente, per quanto mi è stato riferito, saranno risistemate le stanze di degenza che necessitano di una ristrutturazione, ma per il momento va bene così».

Presenti ai due tagli di nastri, oltre ai citati Arena e Pirillo e ai colleghi del nosocomio, anche il prefetto Cosima Di Stani, il sindaco pitagorico Ugo Pugliese, la consigliera regionale Flora Sculco, e il presidente della Regione Mario Oliverio. «Sono stati inaugurati importanti reparti – ha sottolineato il governatore – è importante aver realizzato questi obiettivi che ci si poneva, e grazie al lavoro portato avanti ora sono una realtà». Per quanto riguarda la situazione assunzioni nel comparto sanitario calabrese Oliverio ha dichiarato: «Scura ha fatto un decreto che non è stato sottoposto al confronto con la Regione. Noi riteniamo che questa ulteriore opportunità di immissione di personale nelle strutture sanitarie debba rispondere alle esigenze di rafforzamento delle prestazioni per le quali c'è una carenza. Osserviamo che è bene che si approfondisca, perchè è necessario soprattutto investire in direzione del personale medico e paramedico. Ribadisco: medico e paramedico, e meno personale amministrativo».

Intanto, lo stesso ospedale di Crotone ha ricevuto una visita ispettiva di due giorni, effettuata da sei ispettori e due ufficiali del Nas, inviati dal Ministero della Salute per alcuni accertamenti sul caso Brisinda, il primario del reparto di Chirurgia sospeso e poi re-integrato dall'Asp per alcuni dissidi con i colleghi. Gli ispettori hanno sentito lo stesso medico chirurgo, colleghi del reparto, ma anche il direttore generale Sergio Arena e altri primari del nosocomio. Il dg, interpellato sull'ispezione, ai microfoni della stampa ha dichiarato: «non sappiamo nulla, i verbali non ci verranno trasmessi, ma verranno trasmessi alla Regione Calabria».

Giornalista
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