Prevenzione

Tumore al seno, nel Cosentino calo di adesioni per lo screening: «Intervenire prima dà più possibilità di successo»

VIDEO | Nonostante lo stop pandemico, l'adesione alle iniziative gratuite rappresenta un'opportunità vitale per la diagnosi delle neoplasie alla mammella

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di Matteo Lauria
5 giugno 2023
16:30

Negli ultimi anni, l'Italia ha avviato un programma di screening di massa per il tumore al seno, una malattia che causa ogni anno circa 56.000 nuove diagnosi nel Paese, secondo fonti ministeriali dal report del 2022. Nella provincia di Cosenza, questo screening gratuito coinvolge 103.000 donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Tuttavia, l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia ha determinato un calo significativo delle adesioni a questo importante programma.

L'obiettivo principale dello screening di massa è individuare il tumore al seno in una fase iniziale, quando le lesioni sono ancora piccole e trattabili. Come ha sottolineato Anna Giorno, responsabile dello screening dei tumori dell'Asp di Cosenza, «trovare un tumore di dimensioni maggiori di 2-3 cm rappresenta quasi un dispiacere per i medici, poiché l'intervento precoce offre maggiori possibilità di successo». Uno degli aspetti fondamentali dello screening di massa è l'accompagnamento delle donne lungo tutto il percorso diagnostico e terapeutico. Germana Santoro, borsista dell'ospedale Spoke di Corigliano Rossano, ha evidenziato «l'importanza di seguire passo dopo passo le pazienti, fornendo loro un supporto costante durante un percorso che può risultare complesso. Questo approccio multidisciplinare permette alle donne di affrontare la diagnosi e il trattamento con maggiore serenità e fiducia».

Nonostante l'impegno degli operatori sanitari coinvolti, la pandemia ha causato un calo delle adesioni allo screening di massa. Le restrizioni, le paure e le preoccupazioni legate al virus hanno spinto molte donne a rimandare gli esami, mettendo a rischio la possibilità di una diagnosi tempestiva. È fondamentale superare questa sfida e sensibilizzare la popolazione femminile sull'importanza di sottoporsi regolarmente allo screening. Il servizio di screening della provincia di Cosenza ha messo a disposizione un'unità mobile e un numero telefonico dedicato per facilitare l'accesso delle donne ai controlli.


«Nonostante le difficoltà nel reperire personale specializzato - ha affermato il Ds Martino Rizzo - il supporto offerto dalla radiologia dello Spoke di Corigliano Rossano è stato cruciale nel garantire un percorso diagnostico fluido per le pazienti». Stefano Giusti, direttore della divisione di Radiologia, sottolinea l'importanza di intervenire tempestivamente nel supporto e nell'assistenza alle donne coinvolte. Assicurare alle pazienti un percorso completo di diagnosi è di vitale importanza per consentire una gestione appropriata della malattia e aumentare le possibilità di successo dei trattamenti».

 

Giornalista
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