La storia di Valentina e la battaglia vinta contro il tumore. Alle donne dice: «Fate prevenzione»
VIDEO | La giovane mamma ha racchiuso la sua esperienza nelle pagine del libro “Ho attraversato stagioni” perchè «il dolore se lo racconti fa meno male»
«Una sera indossando un abito mi sono accorta che la dimensione della mammella sinistra era strana. Inizialmente, poiché avevo finito il periodo dell'allattamento, pensai potesse trattarsi di mastuite. Feci allora degli esami più approfonditi, tra questi l'ago aspirato, e mi diagnosticarono questo carcinoma infiammatorio post gravidanza. Non solo. Purtroppo trovarono anche le metastasi alla colonna vertebrale». È una neomamma di 36 anni Valentina Mascali quando le viene diagnosticato il tumore al seno. Da quel momento per questa donna cosentina forte e determinata inizia un percorso tortuoso, una battaglia che la stessa affronta con ottimismo e consapevolezza. «Quando ti ammali scopri in te una forza che fondamentalmente non sai di possedere. Secondo me è una forza che abbiamo un po' tutti. Io avevo addirittura paura dell'ago, adesso sono passati otto anni e ogni 28 giorni faccio la mia puntura».
Tumori, l'importanza della prevenzione
Quella di Valentina è la storia di tante donne che si trovano a dover affrontare una sfida fatta di incertezze, controlli, chemioterapia, in questo caso tra gli ospedali di Paola e Milano. Ed è proprio nelle corsie degli ospedali che Valentina sente di dover trasformare quella sfida, in un secondo momento vinta, in strumento per aiutare altre donne mettendo nero su bianco la sua storia, mandando un messaggio chiaro tra le pagine del libro “Ho attraversato stagioni” perchè il dolore se lo racconti fa meno male. «Facciamo prevenzione – conclude Valentina rivolgendosi alle donne - perchè dobbiamo avere cura e rispetto del nostro corpo. Dobbiamo fare le analisi, i controlli, gli accertamenti che ci permettono di prendere in tempo una determinata malattia. Si può rinascere dal cancro, e anche in meglio. Secondo me c'è una luce nelle persone che hanno avuto questa malattia che le porta ad amare la vita in maniera assoluta perchè sanno cosa significa perderla all'improvviso».