Problema irrisolto

Lamezia, 118 con pochi medici: «Si rischia di morire in ambulanza, anche Occhiuto non ha mantenuto le promesse»

Sindacalisti, operatori sanitari e politici hanno affrontato in un incontro sul tema l’endemica carenza di dottori a bordo dei mezzi di soccorso. Bruni: «Basta rischiare la vita, solleverò la questione in Consiglio regionale» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Massimo Clausi
18 ottobre 2022
13:53

Il problema è di quelli antichi, per la sanità calabrese, ovvero la carenza di medici a bordo delle ambulanze del 118. Una carenza diffusa in tutta la regione ma che tocca il suo acume nella parte centrale della Calabria. Per questo ieri a Lamezia Terme si è svolto un dibattito per cercare soluzioni al problema. Il punto lo ha inquadrato subito Saverio Ferrari, dirigente medico del 118, quando ha detto come nell’hinterland lametino si abbiano complessivamente 12 unità mediche, assolutamente insufficienti a coprire l’intero territorio. «Occhiuto - ha detto - come tutti i governatori che l’hanno preceduto, non ha mantenuto le sue promesse. I pazienti rischiano di morire per mancanza di medici sulle ambulanze».

Servizio 118 in crisi

Anna Monardo, capo dipartimento Emergenza urgenza dell’Asp di Catanzaro, che ha partecipato all’iniziativa in rappresentanza del commissario dell’Asp Ilario Lazzaro, ha ricordato che è stato istituito un tavolo operativo per affrontare l’emergenza, «ma deve essere la politica a trovare le soluzioni».


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«Questa situazione è frutto della politica cattiva. Nessuno, da destra a sinistra, ha voluto risolvere il problema», ha rilanciato Francesco Masotti, della Cgil-Fp Medici Calabria. Un concetto, questo, ribadito anche da Sinibaldo Iemboli, del sindacato medici italiani il quale ha messo in evidenza come «le gestioni commissariali hanno tolto soldi soprattutto ai medici senza aver mai risolto nessun problema».

Il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, ha parlato della necessità da parte di tutti, medici, politici e sindacati portare avanti una battaglia comune per la sanità.

Il ruolo dei medici

Le conclusioni sono state affidate ad Amalia Bruni, consigliere regionale di minoranza. «Un primo provvedimento che la Regione Calabria può e deve fare - ha detto - è convocare i sindacati di categoria per il rinnovo dell'Air (accordo integrativo regionale).

Dovrà essere un tavolo esclusivo per il 118 in modo da evitare il disperdersi di eventuali risorse per altri provvedimenti che possano interessare la medicina generale. Solo in questo modo si potrà sperare di assicurare al servizio 118 dell’Asp di Catanzaro un organico complessivo di 84 medici con idonea formazione e competenza. La strada da seguire è quindi quella di rendere appetibile il ruolo di medico del 118, adeguando la remunerazione alle competenze e all’impegno richiesto. Solo così si potrà così arrestare l’attuale emorragia e assicurare il rispetto delle dotazioni standard di personale medico, garantendone la presenza a bordo delle ambulanze per l’efficacia stessa dell’intervento».

«Intanto - ha concluso - cominciamo con il chiedere e io lo farò nella prossima riunione dei capigruppo che nel consiglio Regionale sia messo un punto all’Odg specifico sul 118. Basta rischiare la vita per strada o a casa per mancanza di soccorso».

Giornalista
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