Lamezia prima in Calabria a usare una nuova tecnica per fratture alla tibia

VIDEO | Il sempre in affanno Giovanni Paolo II continua, nonostante tutto, a mostrare eccellenze. È il caso del reparto di Ortopedia in cui si stanno effettuando interventi innovativi

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di T. B.
26 novembre 2020
18:15

Ancora un’eccellenza nell’ospedale lametino. Il reparto di Ortopedia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, guidato dal primario Livio Perticone, è il primo in Calabria ad essersi accinto ad operare le fratture alla tibia con una nuova tecnica mini invasiva in grado di porre riparo ai casi più rognosi e complessi, in particolare quelli in cui è subentrata un’infezione o che non riescono a guarire.

 


Già tre gli interventi messi a punto e ben riusciti con pazienti che hanno recuperato la funzionalità dell’arto e ripreso a camminare. Due le operazioni necessarie. In un primo step viene asportato l’osso infetto e messo un distanziatore, nel secondo si impianta osso preso dal femore e si ricostruisce l’arto.

 

Questa nuova tecnica, utilizzata nell’ospedale di Lamezia, è stata illustrata da Maschio nel corso dell’evento Sotimi, organizzato in Calabria da Livio Perticone, primario di Ortopedia all’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme con la collaborazione di Enzo Macrì primario di Ortopedia all’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro. Si tratta di un procedimento che permette di ridurre le complicanze e che ha alti vantaggi per quanto riguarda il recupero pieno della funzionalità e della qualità della vita.


Un ottimo segnale in un ospedale spesso nell’occhio del ciclone a causa dei continui tagli e ridimensionamenti e che anche nel pieno della pandemia, seppur a regime ridotto nel rispetto dell’ordinanza regionale e del dpcm, sta portando avanti ottimi risultati sul piano dell’innovazione.

Giornalista
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