L’analisi

Long Covid, l’infettivologo Andreoni: «Vaccini rendono il post malattia più blando»

Il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali: «Chi non è vaccinato rischia di avere qualche conseguenza in più»

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di Redazione
17 aprile 2022
20:30

La massiccia campagna vaccinale contro il Covid «ha conseguenze, positive, anche sul post malattia». Lo conferma all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), sulla stessa linea dell'infettivologo Matteo Bassetti che ha sottolineato come «nel 2022 il post malattia è più blando grazie a vaccini», rispetto ai casi di long Covid più pesanti registrati nel 2020-21.

«Stiamo cercando di definire meglio questo tipo di analisi, ma direi che c'è una differenza tra il long Covid dopo la campagna vaccinale e i casi visti nel periodo in cui non avevamo il vaccino - evidenzia Andreoni - La sensazione quindi è che l'immunizzazione protegga dal long Covid. Devo dire che non era scontato». L'esperto spiega infatti che, «pur avendo oggi una malattia meno aggressiva, non vuol dire che non potessero esserci conseguenze dopo. Infatti, nella prima fase della pandemia il long Covid si è registrato anche in chi ha fatto forme blande di malattia». Quindi «effettivamente l'immunità vaccinale potrebbe ridurre il post Covid».


E i non vaccinati? «Sono molto di meno - risponde l'infettivologo - e il post Covid colpisce un terzo dei pazienti. È chiaro che chi non è vaccinato rischia di avere, dopo la malattia, qualche conseguenza in più, anche molto simile a quelle che vedevamo nel 2020-21».

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