La richiesta

Niente Emodinamica all’ospedale di Paola, l’appello di un avvocato: «Il servizio venga ripristinato»

Si tratta dell'ex sindaco di Falconara Albanese, Ennio Abonante che in una missiva indirizzata al neo commissario dell'Asp di Cosenza Antonio Graziano, spiega l'importanza di una attività interrotta bruscamente nell'ottobre di un anno fa

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di Francesca  Lagatta
11 luglio 2022
20:45
L’ospedale di Paola
L’ospedale di Paola

Ripristinare l'Emodinamica all'ospedale di Paola. Il servizio, attivo fino all'ottobre scorso all'ospedale di Paola, è una necessità per tutti i Comuni della costa e dell'entroterra del Tirreno cosentino e deve essere ripristinato al più presto. È l'accorato appello di Ennio Abonante, avvocato ed ex sindaco di Falconara Albanese, che da tempo porta avanti la battaglia con il suo studio legale. Con la recente nomina del nuovo commissario dell'Asp di Cosenza, ricaduta su Antonio Graziano, l'avvocato ha colto l'occasione per formulare l'ennesima richiesta formale. La missiva, indirizzata al neo commissario, è stata inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

I fatti

Nel settembre di un anno fa, dopo una lunga trafila burocratica e l'ottenimento di tutte le autorizzazioni, nel reparto di Cardiologia dell'ospedale di Paola viene attivato il servizio di Emodinamica, ma un mese più tardi, a cavallo delle elezioni regionali, il servizio viene improvvisamente sospeso. Da allora nulla è cambiato. «È di qualche giorno fa - precisa Abonante - la notizia secondo la quale presso il reparto di cardiologia dell’Ospedale spoke Paola - Cetraro, non riprenderà l’attività di emodinamica, perché sono state autorizzate solo le “procedure vascolari” che  riguardano, cioè, i vasi periferici, ma non le coronarie». 


L'importanza dell'Emodinamica

Eppure l'istituzione del servizio, secondo Abonante, porterebbe solo dei vantaggi. «L’emodinamica a Paola - dice -, oltre a completare l’offerta dei servizi del reparto di cardiologia e a migliorare la loro qualità senza aggravio di spesa, perché sarebbe un servizio a costo zero, già dopo il primo anno produrrebbe un sicuro risparmio per il bilancio dell’Asp, perché ridurrebbe anche le liste di attesa degli ospedali Hub per l’esecuzione di coronarografie in regime ordinario, che sono lunghissime e che incentivano l’esodo extra regionale». Attualmente, invece, i pazienti «che accedono al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Paola, sia quelli presenti nei reparti di cardiologia e di medicina che dovessero presentare necessità di un approfondimento diagnostico, nonostante nelle patologie cardiache il tempo sia un fattore determinante, inspiegabilmente, per completare l’iter con coronarografia ed eventuale angioplastica, vengono trasferiti con un’ambulanza del 118 presso l’Ospedale Hub di Cosenza, oppure presso il Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo, struttura privata. Non so a chi giovi tutto questo - tuona in ultimo Abonante -, ma, sicuramente, so che il problema non è di natura economica». 

Le domande di Abonante

«Perché se il reparto di cardiologia di Paola ha i requisiti oggettivi e soggettivi per svolgere l’attività “vascolare”, non può effettuare coronarografie ed angioplastiche - si chiede in ultimo l'avvocato nella missiva, rivolgendosi direttamente al presidente e commissario ad acta Roberto Occhiuto -? Perché il servizio di emodinamica a Paola è stato sospeso? Perché è stata vietata anche l’attività ordinaria di emodinamica?». Da quanto riferisce l'ex primo cittadino, infatti, «è stata anche sospesa l’attività di emodinamica in regime ordinario, per la quale non  è necessaria nessuna autorizzazione».

 

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