Pesa 300 chili e l'ospedale non ha un mezzo adatto a portarlo a casa

La vicenda di un uomo rimasto per giorni “prigioniero” dell’ospedale Pugliese di Catanzaro per l’assenza di mezzi adatti al trasporto. Decisivo l’interessamento della consigliera comunale Manuela Costanzo

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di Redazione
6 giugno 2018
14:26

Da giorni era stato dimesso dall’ospedale Pugliese Ciaccio, ma non era ancora riuscito a far ritorno a casa perché non era stato garantito il trasporto. Protagonista dell’incresciosa vicenda Pietro Corapi, paziente affetto da obesità che nei giorni scorsi era stato ricoverato per insufficienza respiratoria nel reparto di Medicina d’urgenza del nosocomio catanzarese.


A rendere pubblica la vicenda la consigliera comunale Manuela Costanzo, la quale ha evidenziato la risoluzione del caso «grazie alla collaborazione del mezzo di soccorso Putrino di Lamezia».
La Costanzo, puntando il dito contro il «rimpallo di responsabilità tra direzione ospedaliera, assistenti sociali, prefetto, vigili del fuoco e chi più ne ha più ne metta», ha ribadito di «aver preso a cuore la situazione del paziente, che pesa oltre 300 chili» e di essersi assunta la responsabilità di accompagnarlo a casa «perché in tutti questi giorni nessuno ha dato risposta alle sue richieste di aiuto».



La consigliera ha poi incalzato: «È inaccettabile che un ospedale hub regionale come il Pugliese-Ciaccio non sia adeguatamente attrezzato per consentire il trasporto di pazienti in queste particolari condizioni. È già successo lo scorso anno un caso simile che ha visto Catanzaro finire sulle pagine dei media nazionali. Mi chiedo – conclude Costanzo - se la direzione sanitaria abbia preso seriamente in considerazione questo problema affinché tali episodi di emergenza non debbano più ripetersi».

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