Pediatria a Corigliano-Rossano, emblema di una sanità calabrese al collasso

VIDEO | Il deputato pentastellato Sapia rassicura sul fatto che «il reparto non chiuderà» mentre la Regione, attorno alla delicata questione, non si è ancora espressa

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di Marco  Lefosse
24 aprile 2019
13:58

«La Pediatria dell’ospedale di Corigliano-Rossano non chiuderà». Parola di Francesco Sapia, portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati nonché componente della Commissione parlamentare Sanità. “Rassicurazioni” che giungono a seguito dell’atto di chiusura del reparto, insediato nello stabile del “Compagna” dello Spoke di Corigliano-Rossano, avvenuta ieri pomeriggio alle 14.30 (leggi anche Non ci sono medici a Corigliano: ricoveri bloccati a Pediatria) per l’ormai carenza cronica di personale medico. Ma quella del "reparto dei bambini" a Corigliano-Rossano è a tutti gli effetti la cartina di tornasole di una sanità calabrese ormai senza alcun senso dove il principale attore (la Regione) è completamente latitante.

 


Intanto, Francesco Sapia, che sulla delicata questione sanitaria in Calabria ci ha messo la faccia (rischiando anche di perderla!), tartassando di continuo il ministro Grillo affinché ci fosse un intervento risoluto del Governo, ribadisce: «il Reparto continuerà a funzionare grazie a una convenzione tra l’Azienda sanitaria e quella ospedaliera di Cosenza, che fornirà pediatri per coprire i turni di personale in caso di necessità. Ho avuto questa rassicurazione – aggiunge - dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Giuseppe Fico, che si è attivato insieme all’omologo dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile. Li ringrazio per la prontezza di intervento, che ha portato alla firma dell’accordo nella giornata successiva alla Pasquetta». E poi rassicura, «da più parti mi era stata segnalata la possibile chiusura del reparto in questione per carenza di personale medico, dunque mi sono attivato. Adesso il servizio sarà garantito alla popolazione del territorio. Pertanto le famiglie non dovranno spostarsi altrove per le cure dei propri bambini».

È palese che sui parlamentari a 5 stelle calabresi, dopo il braccio di ferro apertosi proprio tra il ministro alla Salute Giulia Grillo ed il governatore Mario Oliverio, c’è pressione. E anche tanta. Dal momento che i cittadini della Sibaritide, a prescindere dalle “guerre” politiche e dalle rivendicazioni, chiedono che gli venga riconosciuto il sacrosanto diritto alla salute. Già, perché a prescindere da chi siano gli interpreti e gli interlocutori, in questa area della Calabria, che in appena dieci anni ha visto ridursi drasticamente il numero di posti letto e delle prestazioni sanitarie, che ha registrato la chiusura di ben due strutture ospedaliere e dove la sanità privata è del tutto assente, la gente ha bisogno di risposte.

Intanto c’è chi prepara la protesta

«Siamo pronti alla mobilitazione qualora non venga ripristinata la piena funzionalità del reparto di pediatria dello Spoke Corigliano-Rossano». A soffiare il vento della protesta è Flavio Stasi, uno dei quattro candidati alla carica di sindaco, che invita tutti (avversari compresi) a scendere in piazza nel caso in cui il reparto di Pediatria non dovesse essere riaperto. «Si tratterebbe – dice - dell'ennesima vessazione per i cittadini della Sibaritide, già alle prese con una sanità ospedaliera totalmente inadeguata… Quanto sta accadendo al reparto di Pediatria è ancor più inaccettabile se si pensa che già da tempo la problematica della carenza di risorse umane era stata sollevata pubblicamente dal personale del reparto».

E la Regione? Non pervenuta

È pur vero, però, che al netto delle nobili intenzioni, la protesta dovrebbe essere funzionale alla proposta. Servono soluzioni. E chi, realmente, dovrebbe darle - partendo dal caso specifico del reparto di Pediatria – al momento latita. Insomma, la situazione è la seguente: un reparto ancora chiuso e impossibilitato ad accogliere pazienti; un parlamentare (il pentastellato Sapia) che, “via Roma” cerca di tamponare a suon di convenzioni l’emergenza in atto; un gruppo di persone pronte alla protesta; e poi, un governo regionale chiamato a dare degli indirizzi politici – possibilmente risolutivi – ma che sulla vicenda non ha speso ancora nemmeno un rigo, tantomeno si è preoccupato (almeno ufficialmente) di farsi avanti per dare degli indirizzi chiari volti alla riapertura di Pediatria. E tutto questo, nonostante all’ombra di quel reparto, di quell’ospedale (lo spoke di Corigliano-Rossano) viva Franco Pacenza, il factotum delle faccende sanitarie di Oliverio, che al momento però risulta “non pervenuto”. Lui e chi sul territorio fa riferimento a lui.     

Giornalista
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