Punto nascite di Soverato: «Non chiuderà ma verrà potenziato»

Ad annunciarlo il sindaco Alecci. Una volta terminati i lavori strutturali durante i quali solo il servizio nascite sarà sospeso si potrà inviare al Ministero la richiesta di deroga per mantenere il presidio attivo nonostante non siano stati raggiunti i 500 parti l’anno come previsto dalla normativa nazionale

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di R. G.
6 agosto 2019
23:05
Pietro Matacera - Saverio Cotticelli - Ernesto Alecci
Pietro Matacera - Saverio Cotticelli - Ernesto Alecci

«Il Punto nascite a Soverato non chiude». Così il sindaco di Soverato Ernesto Alecci dopo aver incontrato il commissario alla sanità Saverio Cotticelli alla cittadella regionale di Catanzaro insieme al vicesindaco Pietro Matacera. «Ho esposto al generale la problematica relativa alle carenze strutturali ed organizzative del Punto nascite di Soverato e quanto questo sia importante non solo per la nostra città ma per tutto il comprensorio. Cotticelli ha dimostrato da subito grande attenzione e sensibilità e si è attivato nell’immediato per cercare di stabilire un percorso non solo atto a mantenere il reparto attivo ma per potenziarlo garantendo le migliori condizioni di sicurezza per mamme e nascituri».

Le risorse

Nel corso dell'incontro, fa sapere ancora il primo cittadino «è emersa la necessità di individuare delle risorse da investire per l’adeguamento strutturale del Punto Nascite. A tal proposito ho immediatamente contattato il Direttore Generale del Dipartimento alla Salute della Regione Calabria Antonio Belcastro per chiedergli se vi fossero dei fondi ai quali attingere. Quest’ultimo, appena contattato, dimostrando anch’egli grande attenzione verso la problematica, ci ha personalmente raggiunto. Dopo aver preso atto dell’ammontare delle risorse necessarie ad effettuare i lavori di ammodernamento il direttore Belcastro ha confermato la copertura finanziaria».


Messa in sicurezza

Una volta che saranno avviati e terminati i lavori strutturali, durante i quali solo il servizio nascite sarà sospeso, si potrà inviare al Ministero la richiesta di deroga per mantenere il Punto Nascite attivo nonostante non siano stati raggiunti i 500 parti l’anno come previsto dalla normativa nazionale, deroghe già concesse in altre regioni d’Italia in casi simili. «Messo in sicurezza il reparto, grazie alle ottime professionalità presenti nel Presidio Ospedaliero di Soverato, il numero dei parti non potrà che aumentare e raggiungere e/o superare la soglia minima» ha sottolineato il primo cittadino.

Casa della maternità

«Quando ho comunicato l’esito dell’incontro ad alcuni medici ginecologi di servizio a Soverato ho ricevuto da parte loro la bella notizia - aggiunge Alecci - ovvero di voler avviare nel più breve tempo possibile una Casa della Maternità all’interno del Presidio Ospedaliero, unico caso nel Centro-Sud Italia. Su questo tema ho sentito il Direttore Sanitario Antonio Gallucci che ha dato la sua disponibilità a sposare e portare avanti questo appassionante progetto che permetterà alle donne che lo vorranno di continuare a partorire a Soverato sia durante la sospensione del servizio che dopo la sua riattivazione».

Giornalista
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