Sanità in Calabria, Sposato (Cgil): «Neanche in emergenza Covid fatte assunzioni»

L'esponente sindacalista: «Neanche in piena emergenza coronavirus si è provveduto alle stabilizzazioni necessarie e a far scorrere le graduatorie degli idonei»

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di Redazione
29 maggio 2020
09:51
Angelo Sposato
Angelo Sposato

«La Calabria è tra le poche regioni del Paese che nemmeno in piena emergenza coronavirus è riuscita a fare le assunzioni in sanità necessarie e a far scorrere le graduatorie degli idonei». Lo scrive, su facebook, il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato.

 


«E dire – sostiene Sposato - che sei mesi fa, a un incontro al ministero della salute con Cgil Cisl Uil e categorie nazionali e della Calabria, alla presenza del ministro Speranza, il commissario Cotticelli, aveva assunto l’impegno di concordare un confronto con il sindacato unitario confederale e di categoria per il piano operativo, per lo sblocco delle assunzioni necessarie, lo scorrimento delle graduatorie degli idonei, un piano per le internalizzazione e stabilizzazione dei precari. Impegni – sostiene il segretario della Cgil calabrese - completamenti disattesi da parte del commissario.  Non riusciamo più a comprendere cosa impedisce al ministro della salute Roberto Speranza, sentita la presidente della Regione Jole Santelli, di intervenire sulla sanità calabrese e superare il famigerato decreto Calabria. Serve un immediato confronto al ministero con le parti sociali sulla sanità calabrese, attesa – conclude Sposato - la permanente e totale assenza di confronto con il commissario ad acta Saverio Cotticelli».

 

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