In Calabria altri 280 posti di terapia intensiva, stanziati 51 milioni di euro
VIDEO | In arrivo risorse anche per la creazione di pronto soccorso dedicati Covid e per l'acquisto di ambulanze per il trasporto di pazienti affetti da coronavirus
L'emergenza pandemica non è ancora del tutto archiviata. Il Governo per rafforzare la rete ospedaliera nazionale e fronteggiare una nuova potenziale recrudescenza del Covid ha messo sul piatto un miliardo e 341 milioni per potenziare le attività in regime di ricovero. Una iniezione di liquidità per il servizio sanitario, ancora sottoposto alla pressione dell'emergenza, che consentirà di incrementare i posti letto di terapia intensiva innalzando i livelli di assistenza ad alta intensità di cura. In tutta Italia la dotazione di posti letto di terapia intensiva dovrà raggiungere quota 3.500, l'indice definito dal Governo è fissato in 0,14 per mille abitanti.
La Calabria dovrà quindi subire un incremento di circa 280 posti letto a partire dai 150 attuali.
51 milioni alla Calabria
L'argomento è stato questa mattina al centro di un vertice organizzato in Regione alla presenza del sub commissario al piano di rientro Maria Crocco, del dirigente per l'edilizia sanitaria Pasquale Gidaro e di tutti i commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali. Sul tavolo di discussione i 51 milioni di euro stanziati dal decreto legge 34 alla Calabria per potenziare la rete territoriale e la rete ospedaliera.
Il vertice in Regione
«Questa mattina abbiamo esaminato con tutti gli enti del servizio sanitario regionale - ha chiarito Maria Crocco, sub commissario al piano di rientro per la sanità in Calabria - gli aspetti del dl 34 per quanto concerne l'aumento dei posti letto di terapia intensiva, la rimodulazione dei posti letto di sub intensiva, la creazione di pronto soccorso dedicati Covid e l'acquisto di ambulanze per il trasporto di pazienti Covid. Ogni ente del servizio sanitario sulla base delle risorse finanziarie proporrà un piano correlato da un relativo programma finanziario che esamineremo la prossima settimana. Questi confluiranno in un piano regionale che sottoporremo all'attenzione del ministero della Salute e dell'Economia per la relativa approvazione».