Tumore al seno

L’esperienza di Patrizia a Catanzaro: «Così ho potuto curarmi nella nostra terra senza lasciare i miei bimbi»

VIDEO |  L'enorme paura dopo la diagnosi e la decisione di affidarsi alla Breast Unit dell'azienda Dulbecco, dove la 40enne è riuscita a combattere il cancro grazie alle cure dell'equipe multidisciplinare. Il messaggio alle altre donne: «Fare prevenzione salva la vita»

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di Rossella  Galati
7 marzo 2024
21:45

«Ricordo ancora la telefonata del chirurgo senologo, il dottore Veltri, nel comunicarmi l'esito della biopsia. È stato allora che mi sono sentita persa, persa come donna. Ho avuto una paura che nessuna parola può descrivere». Si emoziona ancora Patrizia Frisina nel ricordare la pagina più buia della sua vita. Sono passati circa due anni dalla scoperta del tumore al seno che è entrato prepotentemente nella sua quotidianità senza però portarle via il sorriso e la voglia di lottare. 

Le cure in Calabria e il calore dei sanitari

Come si è accorta del problema? «L'ho scoperto casualmente una sera. Ero seduta sul divano e ho avvertito un prurito alla seno sinistro poi palpando ho sentito la cosiddetta pallina. Non ho sottovalutato nulla e il giorno dopo sono andata a fare un'ecografia». Una battaglia che questa mamma quarantenne di due bambini ha voluto combattere nella sua terra affidandosi alle cure della Breast Unit del presidio Pugliese dell'Azienda Dulbecco di Catanzaro, diretta da Franco Abbonante. «All'inizio la mia famiglia mi aveva proposto di andare fuori ma io non ho accettato perché l'idea di lasciare i miei bambini mi avrebbe mandato ancora di più in tilt. In questo percorso difficile ho avuto un dono: la presenza di persone meravigliose, gli specialisti della Breast Unit che non finirò mai di ringraziare, uno per uno. È una struttura veramente di eccellenza della nostra sanità, in grado di accompagnare la donna in questo percorso così difficile».


Il messaggio di Patrizia: «Fate prevenzione»

Da qui un messaggio a tutte le donne: «Il messaggio che voglio mandare è di non sottovalutare nulla, di essere coraggiose e di fare prevenzione perché la prevenzione salva la vita. E poi che la Breast Unit c'è, che funziona ed è a disposizione di tutte le donne con tanta professionalità umanità e affetto da dare».

Giornalista
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