Vaccini, Speranza: «Domani risposte su AstraZeneca. La campagna va avanti»

Il ministro ha comunicato interventi normativi per favorire l'impegno di farmacie e di infermieri nelle vaccinazioni. Intanto ieri boom di decessi, 502 morti e contagi a quota 20mila

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di Redazione
17 marzo 2021
08:33
Il ministro Speranza, foto ansa
Il ministro Speranza, foto ansa

«Il governo italiano considera i vaccini la prima vera chiave per chiudere questa stagione, quanto avvenuto nelle ultime ore non incrina la nostra fiducia, la campagna di vaccinazione va quindi avanti e dovrà accelerare anche con l'aumento delle dosi che avremo a disposizione, l'auspicio è che già da domani possa arrivare una risposta dall'Ema. Abbiamo massima fiducia e pretendiamo il massimo livello di sicurezza». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione alle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato.

La vaccinazione

«L'auspicio – ha poi aggiunto - è che già da domani arrivino rassicurazioni per rilanciare la campagna di vaccinazione . Nel secondo trimestre avremo in arrivo oltre 50 mln di dosi e nel terzo trimestre avremo 80 mln di dosi attese, questo significa che potremo avere una accelerazione molto significativa».


Due gli interventi normativi ai quali si sta lavorando: «uno per favorire l'impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni per favorirne l'accelerazione».

Fase delicata

Ag oggi, con gli ultimi 20mila positivi e 502 morti «La situazione non è semplice e questo per le varianti: la Uk si trasmette più velocemente del 35-40%e ha toccato il 54% della totalità dei casi. Sono presenti anche varianti sudafricana, soprattutto nell'area di Bolzano, e quella brasiliana soprattutto nel Centro Italia. Con il criterio di 250 casi per 100mila per l'ingresso in zona rossa speriamo di piegare la curva. Quindi – rimarca Speranza - una situazione non semplice che richiede la massima cautela con l'impegno di tutte le istituzioni». 

I lea

Presentando le linee guida del ministero in materia di politica sanitaria ha poi confermato: «Il primo asse riguarda il potenziamento dei servizi territoriali per garantire l'esigibilità dei Lea. Implementare una assistenza di prossimità significa mitigare la povertà sanitaria. Altro punto del primo asse è la casa di comunità che sarà presidio della salute per dare risposte: un ecg, un consulto sulla salute sui bambini, sarà una rete che riorganizzerà strutture frammentate ora sul territorio».

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