Il caso

Catanzaro, niente rimborsi da Regione e Asp per emodializzati. Bruni: «Fatto non degno di un paese civile»

La leader di opposizione in Cosglio regionale tira in ballo il presidente Occhiuto: «È una prestazione che deve essere ripetuta periodicamente. Ci sono situazioni dove non si può agire con approssimazione perché donne e uomini rischiano la vita»

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di Redazione
1 aprile 2022
19:00
Amalia Bruni
Amalia Bruni

«È gravissima la sospensione del servizio di trasporto dei pazienti emodializzati di Catanzaro perché la Regione non ha pagato il pregressi del 2021 e il debito del 2022. La protesta delle cooperative e delle aziende che operano nel settore delle ambulanze fa emergere in tutta la sua gravità la sottovalutazione della vicenda da parte della Regione». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell'opposizione in Consiglio Regionale.

«I lavoratori avevano chiesto più volte un incontro direttamente col presidente Occhiuto per risolvere pacificamente la questione ma il Governatore ha delegato a qualche burocrate che ha pensato bene di liquidare il tutto con una serie di no che hanno condotto all'interruzione del servizio. Le aziende si sono sentite rispondere che "non esiste alcuna soluzione per saldare i remunerati spettanti". Non è possibile lasciare senza soluzione questa vicenda, la dialisi non può essere rinviata, farlo significa andare incontro alla morte».


«È una prestazione che deve essere ripetuta periodicamente e proprio per questo é previsto un supporto logistico - prosegue -. E chi vive da solo, chi non ha un contesto familiare o anche amicale cosa fa? E la sanità cosa fa? lo abbandona? Non è possibile che ogni giorno si annuncino investimenti per milioni e poi non si riesca a trovare qualche decina di migliaia di euro per risolvere un problema di questa portata. Ci sono situazioni dove non si può agire con approssimazione perché donne e uomini rischiano la vita è si deve fare tutto il possibile per risolverle. Dobbiamo fare un passo alla volta per riportare la sanità sulla strada giusta cominciando a confrontarci con tutti e ragionando sulle priorità, sulle situazioni dove se non interveniamo la gente muore».

«Presidente Occhiuto - conclude Amalia Bruni - noi siamo disponibili da sempre, facciamo in modo che situazioni di questo tipo non si debbano più verificare. Non è degno di un paese civile».

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