Seconda edizione organizzata dal medico catanzarese Elia Diaco, con l’innovativa formula dei talk show tematici. Focus sulla cura del linfèdema nella malattia venosa cronica
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Importante meeting di Angiologia a Gizzeria Lido, sul Tirreno catanzarese, dove specialisti di tutta Italia si sono ritrovati per il secondo aggiornamento di confronto professionale.
Accumuli di linfa e di grasso
«Quest'anno parliamo di malattia venosa cronica e delle terapie correlate – ha detto al nostro Network LaC il dottor Elia Diaco, angiologo ed organizzatore dell’evento – parliamo di terapia chirurgica e non, quindi anche di scleromousse. In particolare focalizziamo il lipedema e il linfedema che sono malattie ai più sconosciute e difficili da curare».
Tantissimi i nomi eccellenti della specialistica. Tra di loro il dottor Antonio Mander. «Il linfedema è una disabilità complessa – ci ha detto il chirurgo vascolare romano – perché riguarda molti aspetti della persona.L'aspetto più macroscopico è l'aumento del volume di un arto. Il trattamento è un trattamento cosiddetto decongestionante complesso che prevede diverse tecniche che sono linfodrenaggio manuale, dal bendaggio dell'arto, dalla presso della via e dalla prescrizione di un tutore elastico che serve poi per mantenere i risultati nel tempo. Senza contare gli aspetti di gonfiore degli arti conseguenti ai protocolli oncologici».
Pubblico e privato
Ma la flebologia in Calabria è all'altezza? «Ci sono diversi colleghi e tutti sono molto bravi – ha aggiunto Diaco, responsabile dell’ambulatorio di Angiologia e medicina vascolare del centro privato Minerva Surgical Service di Catanzaro –. Certo, in Calabria gli angiologi siamo pochi e le liste di attesa, specie nella sanità pubblica, sono molto lunghe. In ogni caso è importante fare prevenzione, io dico sempre fate una visita angiologica, andate al vostro angiologo almeno una volta all'anno». «Purtroppo – conferma il dottor Stefano Dastoli, dirigente di Dermatologia presso l’Aou Renato Dulbecco di Catanzaro – oggi il paziente con insufficienza venosa cronica non sempre riesce ad accedere ai nostri ambulatori, seppure il nostro ruolo sia un ruolo centrale nella gestione di queste patologie».
Formula innovativa e vincente
Originale ed efficace la formula dell'evento, capace di mantenere alto lo spessore scientifico ma di alleggerire la veste congressuale. «È un concetto nuovo di fare convegno – conferma compiaciuto Diaco –Lo abbiamo già sperimentato lo scorso anno ed ha confermato anche stavolta l’apprezzamento unanime degli specialisti provenienti da tutta Italia, intervistati su temi monotematici prima di dibattere tra di loro in modo più scientifico».