La nomina del Governo a causa del protrarsi delle procedure di uscita dal regime di commissariamento. Da più di due mesi vige la condizione di vacatio dopo le dimissioni di metà agosto del presidente della Regione
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Tutto come da copione. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è stato nuovamente nominato commissario ad acta per il piano di rientro sanitario calabrese. L’anticipazione della rinnovata investitura da parte del Governo era stata fornita nella giornata di ieri dallo stesso governatore a margine della proclamazione in Corte d’Appello a Catanzaro, e motivata dal protrarsi delle procedure di uscita dal regime di commissariamento.
Da più di due mesi, infatti, la sanità calabrese è priva di guida. Il presidente della Regione a metà agosto si è dimesso anche dall’incarico di commissario ad acta per evitare di incorrere nel rischio di ineleggibilità. Sinora l’incarico di vertice della struttura commissariale è rimasto vacante perché si auspicava una rapida uscita dal regime di commissariamento, circostanza che però non si è ancora verificata.
A spiegarne in dettaglio le ragioni lo stesso Occhiuto che ha riferito della mancata costituzione di un organo, deputato all’esame del piano di rientro calabrese, redatto dalla Cittadella, già trasmesso a Roma e propedeutico alla conclusione della gestione commissariale. Il protrarsi dell’attesa, circa 30 giorni secondo quanto riferito, ha quindi indotto il Governo ad affidare nuovamente l’incarico di commissario ad acta al presidente della Regione per interrompere la condizione di vacatio determinata dalle sue stesse dimissioni.
La nomina è stata deliberata questo pomeriggio dal Consiglio dei Ministri. «Il percorso per l’uscita della Calabria dal commissariamento della sanità prosegue» ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto al termine del Cdm. «Oggi sono stato a Palazzo Chigi, dove ho ribadito al governo che, dopo oltre quindici anni, la nostra Regione è finalmente pronta a compiere questo importante passo.
In questa fase di transizione verso la gestione ordinaria, il Consiglio dei ministri mi ha nuovamente nominato commissario, così da garantire nelle prossime settimane la piena operatività della governance sanitaria regionale».

