Continua a restare alta l’attenzione sull’Ospedale di Tropea, da settimane nell’occhio del ciclone dopo le dimissioni dell’urologo Alberto Ventrice, impossibilitato a operare per via della presenza di un solo anestesista in tutto il nosocomio.

Ed è proprio su questa criticità che sorgono i principali interrogativi, a partire da un bando per l’assunzione di 10 dirigenti medici di Anestesia e rianimazione emanato dall’Asp di Vibo Valentia il 24 giugno scorso. Un provvedimento che, all’epoca, aveva registrato l’apprezzamento di operatori e sindacati per via della risposta alla chiamata di una quindicina di professionisti. Entusiasmo però affievolitosi nel tempo: da allora di quel concorso si sono perse le tracce, nessun seguito né nuovi bandi all’orizzonte. Un mistero che pesa come un macigno sull’intera Azienda sanitaria e ancor di più sull’ospedale di Tropea, dove un medico cubano, unico anestesista nell’intero presidio, sarebbe costretto a sobbarcarsi turni di lavoro massacranti considerando, oltre alla prestazione ordinaria, anche la reperibilità H24.

A tutto ciò si aggiunge l’ambiguità del numero di posti letto e reparti presenti nel nosocomio costiero. Nel Decreto del commissario ad acta 78 del 26 marzo 2024 che riorganizza la rete ospedaliera viene riportato il numero di posti letto per ogni presidio, diviso per area e disciplina.

Su Tropea la programmazione regionale punta a 55 unità, così suddivise: 10 Chirurgia generale; 10 Ortopedia e traumatologia; 0 Urologia; 10 Pneumologia; 20 Medicina generale; 13 Emodialisi; 5 Oncologia. Che in soldoni si traduce in 68 posti letto (anziché 55). Accanto a questo viene riportato il dato del 2021, così suddiviso: 2 Chirurgia generale; 2 Ortopedia e traumatologia; 10 Urologia; 16 Medicina generale; 5 Oncologia. Totale 35.

La realtà però dice altro: Chirurgia e Ortopedia sono reparti chiusi da anni, quindi il totale è zero. I dieci posti letto di Urologia sono quelli di Vibo Valentia, allocati nel presidio costiero. Alla luce di questo il numero effettivo è 21 (più i 10 di Urologia).

E neppure consultando il sito dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, si fa chiarezza: i numeri più recenti sono del 2023. E anche qui un’ulteriore discrepanza: i posti letto accreditati sono 30, così suddivisi: 2 Chirurgia generale (pur essendo chiusa); 16 Medicina generale; 10 Urologia (allocata da Vibo Valentia); 2 Oncologia.

Una giungla di cifre in cui è impossibile districarsi ma nella quale esistono dei punti fermi come sequoie: due reparti (Chirurgia e Ortopedia) sono chiusi da anni ma risultano sui documenti ufficiali.

Ricordiamo che quello di Tropea è un Ospedale generale e che la dotazione deve annoverare, tra gli altri, proprio Chirurgia e Ortopedia. In mancanza di questi si rischia un declassamento e quindi un ulteriore depotenziamento. Che però nei fatti è già in atto.