Vent’anni e non sentirli. Ballando con le stelle, programma cult del sabato sera targato Rai1, torna per l’edizione numero 20 e, come da tradizione, a scatenare le prime danze è l’annuncio ufficiale della giuria e del corpo di ballo. In attesa di sapere chi saranno i concorrenti famosi pronti a farsi giudicare tra una rumba e un tango, è già tutto deciso sul fronte dei voti. La vera notizia? No, non è la presenza di Selvaggia Lucarelli (che ormai non fa nemmeno più notizia), bensì il ritorno di Guillermo Mariotto. Sì, proprio lui. Nonostante le polemiche, le tensioni e le “quasi” scomuniche della scorsa stagione, il giudice più estroso della tv italiana sarà ancora lì, seduto dietro al banco, pronto a sparare le sue cartucce di stravaganza.

A sciogliere ogni dubbio ci ha pensato un video social del programma: Mariotto, sorridente, si lascia andare a una battuta che è tutto un programma – “Ci sarà Mariotto 2, la vendetta” – chiaro riferimento al sequel che, come in ogni saga che si rispetti, promette scintille. Con lui, ovviamente, torna il resto della giuria che da anni tiene in piedi lo show come le colonne di un tempio greco (danzante). Ivan Zazzaroni, più liscio del liscio, taglia il traguardo dei diciotto anni nel programma con un'uscita degna del suo stile: “Ora posso votare e voterò diversamente”, un riferimento ironico (ma non troppo) al clima politico attuale. Fabio Canino, invece, paragona Ballando alle vacanze ripetute nello stesso hotel, nella stessa camera, con lo stesso cuscino: “È rassicurante, è casa”.

Selvaggia Lucarelli, che nel frattempo ha imparato a dosare veleno e ironia come una farmacista dell’invettiva, la mette giù più filosofica: “È una specie di Benjamin Button della tv. Più passa il tempo, più ringiovanisce. È sempre più fresco, più contemporaneo. E Milly con lui”. Già, Milly. La Carlucci resta al timone della nave da crociera del sabato sera, più saldo che mai. Immune al tempo, alle rivoluzioni digitali e alle mode passeggere, Ballando continua a macinare ascolti e consensi. Perché il format, che mescola spettacolo e competizione, è un mix vincente e ben oliato. E soprattutto, perché si regge su volti che il pubblico ama, conosce e da cui si lascia sorprendere anno dopo anno.

Confermati anche i cosiddetti Tribuni del popolo, nati come elemento accessorio e diventati col tempo parte integrante dello show. Torna Rossella Erra – cuori nell’aria e tifo sfegatato per tutti – e con lei anche Sara Di Vaira e Simone Di Pasquale, ex ballerini professionisti ora traghettati nel ruolo di commentatori pop. A proposito di ballerini: il corpo di ballo è stato anch’esso ufficializzato e vede una squadra ormai rodata, con volti noti e un solo nuovo arrivo.

Tra i coach riconfermati ci sono: Alessandra Tripoli, Giovanni Pernice, Giada Lini, Pasquale La Rocca, Luca Favilla, Veera Kinnunen, Anastasia Kuzmina, Sophia Berto, Nikita Perotti, Rebecca Gabrielli, Enrica Martinelli e Carlo Aloia. L’unica new entry è Chiquito – all’anagrafe Yovanny De Jesus Moreta – che si è guadagnato il posto vincendo l’ultima edizione di Sognando… Ballando con le stelle, il talent parallelo riservato agli aspiranti ballerini professionisti. Una promozione che sa di fiaba, e che dimostra che nel regno di Milly, ogni tanto, i sogni si avverano davvero.

Se sui concorrenti regna ancora il più totale riserbo (e qualche nome buttato lì a caso da settimane), il cuore del programma è già pronto a battere. Giudici, ballerini e tribuni scaldano i muscoli per quella che si annuncia come un’edizione celebrativa, ricca di emozioni, lacrime, polemiche, sorrisi e voti che faranno discutere. Perché in fondo, Ballando con le stelle è molto più che una gara. È una saga popolare, un romanzo televisivo che ogni anno si arricchisce di nuovi capitoli. Alcuni epici, altri dimenticabili, ma sempre pieni di quel sapore di diretta, imprevisto e show che la televisione italiana – quella vera – non ha ancora smesso di offrire.

E chissà se questa ventesima stagione porterà con sé qualche rivoluzione, magari qualche novità a sorpresa o una virata di tono. Intanto, i motori sono accesi. Le luci si stanno riaccendendo. E là, su quel palco dove tutti sognano almeno una volta di mettersi alla prova tra lustrini e passi a due, si prepara l’ennesimo valzer che, a quanto pare, il pubblico non è ancora stanco di ballare.